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Le città invisibili di Italo Calvino
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Demian mi ha colpito tanto, anche il lupo della steppa. Questi sono libri più riflessivi, non molto intensi,non ti fanno di certo commuovere,fanno pensare. Libri intensi emotivamente per la storia dei protagonisti sono La solitudine dei numeri primi e un libro di uno scrittore americano, il suo primo, cerca di stare calmo. Questo è un libro interessante,sia per la storia sia per come è scritto: malino (c'è da aspettarselo dagli americani) ma è una specie di flusso di coscienza, parole o frasi brevi che si susseguono, a volte un po' sconnesse. Credo che l'autore abbia cercato di mettere per iscritto tutta la sua agitazione,anche attraverso lo stile. Ho apprezzato molto questo artificio.
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Per quel che riguarda il conte di montecristo, è un libro stupendo. Sia per come è scritto che per la trama: più volte,mentre leggevo,ho pensato che Dumas dovesse essere un vero genio. Così parlò zarathustra è talmente unico che rimane impresso, non c'è un libro come questo, però non si può capire,si può solo interpretare.
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Ce ne sono tanti ma forse lo straniero di Camus
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