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23 anni e senza amiche
Ciao a tutti. Vi voglio condividere un problema/situazione in cui mi trovo per avere un parere o un consiglio da parte vostra. Sono una ragazza di 23 anni. In pratica sono 2 anni che sto in Italia ma non ho ancora legato con nessuno, oltre, naturalmente, che con il mio ragazzo. Non sono una persona particolarmente estroversa, ma non mi ritengo nemmeno così chiusa. Il problema è che non mi piace frequentare i posti che frequentano i miei coetanei e, forse per questo, mi ritrovo sempre da sola. La solitudine non mi è mai pesata più di tanto, almeno quando ero nel mio Paese, con la mia famiglia, ma qui, dopo due anni, qualcosa dentro di me si sta stancando di questa vita un po’ monotona. Sono sempre stata molto selettiva con le mie amiche: non sono il tipo di persona che si accontenta di un’interazione una volta al mese. Se ritengo che qualcuno è un mio amico, mi piace frequentarlo davvero, condividere del tempo assieme, qualche passatempo, o semplicemente chiacchierare al telefono per sapere come va la vita dell’altro o cosa pensa. Vedo che questo mio pensiero non è condiviso da tanti miei coetanei: a loro va bene sentirsi poco e vedersi meno per considerarsi “amici”. Io non vorrei questo. Vi faccio un esempio: il mio ragazzo ha un amico che conosce dalle medie, hanno un rapporto bellissimo, si scrivono praticamente tutti i giorni, si raccontano tutto, si vedono spesso. Se andiamo in vacanza, il mio fidanzato gli prende sempre qualcosa e viceversa. Si vedono anche sotto casa per una chiacchierata o camminata prima di cena, non hanno bisogno di fare chissà che programmi per stare insieme. Quello che conta è la compagnia dell’altro. Io trovo che sia una cosa fantastica e un po’ invidio il mio ragazzo (in senso buono). Non vorrei perdesse quest’amicizia, e anche se significa qualche volta non passare la serata insieme, a me non pesa in assoluto che si vedano perché vivendo all’estero e ritrovandomi in questa situazione ho capito quanto sono preziose e rare le vere amicizie. Il mio fidanzato e il suo amico hanno provato a fare uscite a quatro, con noi fidanzate, ma con la ragazza del suo amico non mi sono trovata bene. Non sto dicendo che è antipatica, noiosa o altro, diciamo... mi sembra un po’ il tipo di ragazza con “la puzza sotto il naso”. Non mi ha mai maltrattato ma certi atteggiamenti non mi piacciono, e so che non entrerò mai a fare parte del suo mondo, perché siamo opposte. Il mio ragazzo mi ha confessato che lui e il suo amico avevano il sogno che noi diventassimo amiche, ma credo che non succederà. Non abbiamo legato e mi è dispiaciuto perché anche io volevo, in fondo, avere un’amica. Ho legato, invece, con una ragazza di un Paese molto vicino al mio. Parliamo la stessa lingua e abbiamo culture simili. Dopo un anno di amicizia e tante uscite e momenti condivisi, mi sono accorta che l’equilibrio che ci deve sempre essere alla base di un’amicizia (quello di dare-ricevere) si era rotto. Lei, a differenza di me, ha tantissimi amici/conoscenti, è sempre in giro a fare aperitivi e serate, in discoteca, esce con diversi ragazzi solo per divertimento, ecc. Tutto questo non le permette di “approfondire” i rapporti. Non ha tempo per tutti, ed essendo una persona che adora i gruppi e la “movida”, la prima ad essere “sacrificata” nella sua agenda sono stata io. Con me, a quanto pare, i programmi non sono così divertenti: non è divertente fare un giro in bicicleta al parco, cucinare insieme o partecipare a un progetto di volontariato. Recentemente l’ho invitata a casa mia (ho finito di traslocare) perché ci tenevo a farle vedere la casa, ma siccome non è al centro di Roma lei mi ha detto che era un po’ impegnativo venire fin qui (siamo solo in periferia, ma un’ora ti basta per venire!). Quasi sempre ero io a spostarmi per lei, nonostante pure per me non sia comodissimo spostarmi con i mezzi per raggiungerla. Quando mi sono rifiutata di farlo, l’amicizia finì. Lo avrei pure fatto perché non sono una persona che sta lì a calcolare “io per te ho fatto questo, tu per me questo”, ma non mi potevo portare la casa appresso e quello volevo farle vedere... Ho chiusto questo rapporto non per questo singolo episodio, già altre volte era successo, ma ci sono passata sopra. Dopo questa delusione, non so più come approcciarmi alle persone. Ho iniziato a credere che quello che mi dicono gli altri sia vero, per esempio che sono noiosa o strana. Poco fa ho detto al mio ragazzo che volevo unirmi a un gruppo di lettura in biblioteca e lui si è messo a ridere e ha detto che non gli era mai capitato di conoscere una ragazza come me. Probabilmente non aveva cattive intenzioni, ma credetemi, non è stato un complimento. Mi sento un po’ ridicola per i miei passatempi a volte, quasi inferiore. Vorrei anche io divertirmi come si divertono i miei coetanei, ma semplicemente non è da me. A volte ho la sensazione di essere nata nell’epoca sbagliata... penso che sarei dovuta nascere prima, magari quando non c’erano i social, e tutta questa voglia esagerata di fingersi diversi da come veramente si è. Scusatemi per questo papiro e perdonatemi se ho commesso degli errori grammaticali, mi sento un po’ giù. Cosa ne pensate?
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Posso chiederti che lavoro fai, e se eventualmente hai legato almeno con i colleghi?
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L’amicizia non è un sentimento che puoi imporre oppure costruirti, ma che nasce spontaneo quando si condividono gli stessi interessi, ambienti oppure si sono condivise alcune avversità della vita.
Perciò, Emma non puoi costringere nessuna ad esserti amica.
Nondimeno, se il tuo approccio finora non ha funzionato, forse sei Tu a dover cambiare qualcosa nei tuoi interessi oppure cambiare gli ambienti, che frequenti abitualmente.
L’idea del gruppo letterario non è malvagia, come anche quella di unirti anche altri tipi di gruppi, correlati a ciò che ti piace ed interessa.
Tuttavia, ricordati sempre anche il proverbio meglio soli che male accompagnati 😉.
“Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”
(Ezra Pound) -
In amicizia come in amore bisogna essere compatibili in un certo senso, tu e la tua ex amica eravate come il giorno e la notte. Detto questo entrare in circoli come quel gruppo può essere un buon modo per fare amicizie, lascia perdere il commento di cattivo gusto del tuo ragazzo che poteva evitare sapendo come ti senti in questo momento . Poi tra lavoro, palestra e quel gruppo o altre cose a cui partecipi almeno un'amica la trovi sicuro
You could lose your wealth but if you keep the knowledge to rebuild it, in reality is never lost -
Faccio la babysitter a tempo pieno, ancora non mi sono laureata. Non ho colleghi. In altri lavori o all'università sono riuscita a legare con le persone, perciò non penso di avere problemi di tipo relazionali o comportamentali. Qualche amica ce l'ho, oltre a due sorelle fantastiche, ma tutte dall'altra parte dell'oceano. Al lavoro ho legato con la mamma del bimbo, è abbastanza giovane (comunque 10 anni più grande di me), e nonostante parliamo molto (anche di cose personali) e mi ha invitato al teatro o all'opera qualche volta, e a cena dopo il lavoro o cose così, non posso considerla un'amica, è sempre il mio capo.Se almeno lavorassi con altre persone sarebbe più facile
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Tra l'altro, se come dici sei in Italia da due anni, beh, sono stati due anni di pandemia e di restrizioni! Mi stupisco che la tua amica possa partecipare così attivamente alla movida, visto che a Roma sono più i locali chiusi che quelli aperti! Al posto tuo, parteciperei piuttosto al gruppo di lettura in biblioteca, al momento. Niente impedisce di farti amici in quel contesto, e magari poi uscire per un aperitivo o una cena.
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Sì, è vero, proprio per quella consapevolezza di essere incompatibili e diverse ho lasciato perdere, nonostante le voglia ancora molto bene.
Grazie della tua risposta! Spero che continuando a frequentare la palestra e facendo altre attività che mi piacciono conoscerò qualcuno 😊 -
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Prima di tutto non sei strana , né pazza ... e dal mio punto di vista hai dei normalissimi interessi ( anche io amo leggere e adoro le biblioteche ) . Assurde sono le tizie che trovano divertente postare 1000 foto di loro sui social e passare in quel modo le giornate . Detto questo hai fatto bene a fankulizzare quella tua ex amica perché i rapporti a senso unico non sono rapporti veri e da come l’hai descritta ho la sensazione che ti usasse come un tappabuco . Io ti consiglierei di frequentare posti che ti piacciono ed eventualmente cercare di conoscere persone più affini a te anche se è facile trovare gente che ha già il loro giro di amicizie collaudate e quindi è molto improbabile riuscire a instaurare un rapporto come quando una persona la conosci dalle elementari o dalle medie
Quando sono andato a scuola, mi hanno chiesto cosa volessi diventare da grande. Ho risposto “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io risposi che loro non avevano capito la vita.
(John Lennon) -
Quando sono andato a scuola, mi hanno chiesto cosa volessi diventare da grande. Ho risposto “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io risposi che loro non avevano capito la vita.
(John Lennon)
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