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Purtroppo al peggio non c'è mai ..fine ...come dice quel saggio di mio nonno😂
E se non te ne sei accorto ci siamo dentro fino al collo...
Hanno cominciato a blaterare con le loro buffonate già prima di cominciare...con il risultato di fare alzare lo spread...e dopo un anno siamo sempre a pagare svariati interessi . .per colpa loro.
O sarà colpa dei governi precedenti?🙄
Ed è solo l'incipit dei loro disastri ...da lì in avanti.
A giugno ci saranno prelievi sulle pensioni da 1200 euro ....una vergogna senza precedenti...e sembra che sia tutto ....normale.
Boh ...
Senza elencare tutto il resto ...compreso le balconate. . sceneggiate e figuracce varie...
Eppoi ci sarebbe un buco di 30 miliardi da trovare in autunno...
che fanno ??!
Lasciano o raddoppiano ??
Ah ah ah 🤣🤣🤣
Poveri voi.
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l'Italia se non abbassa le tasse e non fa la riforma del lavoro detassando imprese. Non migliorerà!!!
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L'euro ha permesso la delocalizzazione delle aziende e cosa ben più grave ha permesso la svalutazione delle stesse. Finire in mano a multinazionali straniere non è un bene perché le stesse non fanno gli interessi delle nostre aziende ne dei lavoratori italiani.
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No, l'euro ha permesso all'Italia di non finire stritolata in un ricatto economico delle potenze europee come Germania, Olanda, Lussemburgo e Belgio. Senza l'euro, la benzina sarebbe schizzata a 5-6 mila lire al litro, un prezzo totalmente insostenibile per l'economia. Avendo una moneta più forte del dollaro dalla propria parte e scambiando il petrolio in euro, l'Italia è riuscita a sopravvivere, più o meno.
L'alternativa sarebbe stata sudditanza energetica alla Russia, non so quanto sarebbe stato meglio.
La delocalizzazione sarebbe avvenuta comunque, perché non mi risulta che gli Stati Uniti si facciano problemi a delocalizzare in Cina (due monete diverse, una ritenuta lo standard economico, cioè il dollaro, l'altra carta straccia, cioè lo yuan).
Che poi l'Italia con l'euro ci ha perso è ovvio, tutti gli stati europei deboli ci hanno perso. All'Italia nemmeno è andata troppo male, in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia, è andata decisamente peggio. Ma purtroppo l'Italia non aveva carte in mano per contrattare condizioni favorevoli, non con la Germania da una parte, Lussemburgo, Belgio e Olanda dall'altra.
Ma la situazione ormai è questa, sperare che uscire dall'euro risolva qualcosa è da pazzi (o da leghisti). -
Tutte cavolate. l'Italia se solo avesse avuto degl'imprenditori capaci invece che ladri, avrebbe potuto raffinare da se il petrolio, usando sempre più fonti rinnovabili. Abbiamo dei ministri che non sanno la differenza tra canapa e marjuana. l'Italia non sopravvive perché non produce e non crea. È un paese fermo!! Quello che produciamo per lo più esportiamo, soprattutto nel settore alimentare e enologico. Ormai gli Italiani comprano prodotti cinesi o su amaxon. La globalizzazione ha distrutto il made in Italy.
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L'Italia ha sempre raffinato il petrolio, con AGIP ed ENI in testa. Soprattutto sul territorio libico e nord-africano in generale. Il problema non è la raffinazione, ma chi te lo vende. L'Italia ha giacimenti di petrolio totalmente insignificanti, quindi comunque è costretta a comprarlo da fuori.
In ogni caso ha sempre stretto accordi molto favorevoli, ad esempio AGIP ed ENI estraevano e raffinavano petrolio in Libia senza pagare le tasse di estrazione e in compenso vendevano il petrolio raffinato ad un prezzo favorevole alla Libia. Tutto questo è finito, più o meno, con la caduta del regime di Gheddafi.
Ma quel petrolio è solo una minima parte di quello che serve per mandare avanti il paese. Le fonti rinnovabili non risolvono alcun problema, non in un paese grande come l'Italia. Funzionano solo negli stati del nord europa, perché sono piccoli o per lo più deserti, con una densità di popolazione estremamente bassa.
Quindi l'Olanda che sono 4 gatti può permettersi di mandare avanti il paese a 70% rinnovabili. L'Italia no, consuma molto ma molto di più dell'Olanda. Oltre ad essere culturalmente e tecnologicamente arretrata rispetto all'Olanda se si parla di energie rinnovabili (in Italia se parli di trasporto pubblico, ti rispondono "è per i poveri". In Olanda i più ricchi del paese usano la metro e vanno in bicicletta a lavoro). Gli investimenti sarebbero enormi, e in Italia i grandi investimenti si sa che fine fanno. Senza parlare del già citato problema culturale, che non puoi risolvere con gli investimenti, non del tutto almeno. -
Eni sai dove ha gli stabilimenti? Nella tua Africa!!! Sai quanto guadagnava l'ex manager eni ora presidente del Milan? 7 milioni all'anno. Un multinazionale che estrae petrolio all'estero con costi triplicati quando nel nostro mare e in Basilicata o Sardegna ci solo giacimenti da estrarre e raffinare? Lo sai che in Sardegna non c'è nemmeno il metano... Ti rendi conto che situazione? l'Italia è un paese ricco abbandonato a se stesso a gente che ci vive speculando specie sulla pelle di altri. Poi seppelliamo rifiuti ovunque e inquiniamo con aziende non a norma che teniamo aperte pur di salvaguardare dei posti di lavoro..
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l'Olanda al contrario nostro ha gente competente che ha investito già 30 anni fa e ora raccoglie i frutti. Era un paese povero confronto a noi...noi eravamo ricchi e siamo diventati poveracci...
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Lo spread è una barzelletta.
Cosa vuoi che me ne freghi del rapporto tra il rendimento dei titoli di Stato tedeschi e quelli italiani? A questo punto perché non confrontarli con quelli spagnoli, bielorussi, o giamaicani? Se in Crucchia o altrove se la passano bene buon per loro; noi siamo qui e facciamo i conti con le nostre risorse.
A questi livelli parlare di debiti non saldati è insensato, tanto nessuna manovra di nessun governo riuscirebbe mai a rimborsare una simile cifra. Lo sanno tutti, per primi gli stessi creditori, i quali però, non hanno nessun interesse a fare la voce grossa. Se hanno una sola minima speranza di recuperare i loro soldi, infatti, è sostenere l'economia dei debitori.CIAMBELLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI!
MEGLIO SOFFRIRE PER POI GIOIRE, CHE ILLUDERSI E POI MORIRE.
Fiero di aver fischiato "La Marsigliese"!
Il mondo è dei furbi, tutt'al più dei ricchi. Certo non degli onesti.
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