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La Patria è tutto ciò che hai già citato tu stesso: il luogo dove sei nato e cresciuto, la cittadinanza, la lingua che hai imparato per prima in tenera età, le tradizioni. Chiunque, pur non avendole scelte, dovrebbe essere fiero delle sue origini, combattere per esse, e non rinnegarle per nessuna ragione, anche se così facendo significasse accettare una vita di stenti. Emigrare equivale a fuggire dalle difficoltà, e chi fugge è un vigliacco.
Non mi interessa la valenza data dai politici. Il nazionalismo è un valore che uno si porta dentro a prescindere, e non è certo dettato da ignoranza, provincialismo, né men che meno dalla paura del diverso. La paura deriva dal senso di inferiorità e io personalmente non mi sento inferiore a nessuno, anzi!CIAMBELLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI!
MEGLIO SOFFRIRE PER POI GIOIRE, CHE ILLUDERSI E POI MORIRE.
Fiero di aver fischiato "La Marsigliese"!
Il mondo è dei furbi, tutt'al più dei ricchi. Certo non degli onesti. -
Perché no? Guarda caso il periodo più fulgido della storia italiana (quello della cosiddetta "Milano da bere", tanto per usare un termine caro dalle mie parti) risale agli Anni Ottanta, ossia quelli in cui, complice tangentopoli, il nostro debito pubblico si è accumulato fino a raggiungere livelli impossibili da sanare. Monti & C., per riuscire a ridurlo di una percentuale infima, hanno messo pesantemente le mani in tasca agli italiani, che sicuramente ne hanno risentito ben più di quanto ne abbia beneficiato lo Stato.
CIAMBELLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI!
MEGLIO SOFFRIRE PER POI GIOIRE, CHE ILLUDERSI E POI MORIRE.
Fiero di aver fischiato "La Marsigliese"!
Il mondo è dei furbi, tutt'al più dei ricchi. Certo non degli onesti. -
Per certi versi sì, con la non trascurabile differenza che i sudati risparmi messi assieme in anni di sacrifici venivano molto spesso inviati alle famiglie rimaste in Italia, e grazie anche a queste rimesse il nostro Paese si è risollevato dalla sconfitta patita nella Seconda Guerra Mondiale.
Propendo decisamente per la seconda ipotesi, e più questi episodi si ripetono minori sono le (già scarse) possibilità che l'attuale Ministro dell'Interno veda nuovamente una mia "X" tracciata accanto al suo nome.Ultima modifica di crimar; 10-05-2019 alle 18:53
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Il nazionalismo per lo più è una pagliacciata con cui si eccitano gli omosessuali repressi che vedono qualche soldato in divisa. Era una pagliacciata ai tempi di Hitler, il nazionalista per definizione (ovvero un non-tedesco, non-ariano, che affermava di combattere per i tedeschi e per la razza ariana...appunto, una pagliacciata), e rimane una pagliacciata oggi, dove le nazioni vedono i propri cittadini come mucche da mungere e basta. Se sei nazionalista, combatti per farti prendere per il cul. dal politico di turno. Contento te...
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L'unica pagliacciata è tirare in ballo un dittatore (non) tedesco vissuto più di settant'anni fa in un topic dedicato a un politico italiano legittimamente eletto nel XXI Secolo. Io sono fiero di avere sangue tricolore nelle vene indipendentemente che Salvini sia d'accordo o meno; se a te della tua Patria non frega niente ti comunico con estremo piacere che le frontiere sono aperte non solo in entrata ma anche in uscita. Come si suol dire chi non ci vuole non ci merita!
Ultima modifica di crimar; 10-05-2019 alle 19:08 Motivo: ripetizione
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Salvini è un genio della comunicazione, o sicuramente ha degli ottimi agenti.
Ha individuato il malcontento popolare e un preciso elettore medio; lo ha studiato, sia in quello che ama fare (da qui le foto mentre guarda il Grande Fratello o qualche programma trash), sia in quello che odia (gli immigrati che stanno a spasso mentre lui non trova lavoro, chi guadagna troppo tipo Fazio -anche se di giornalisti strapagati ne è pieno, ma guarda caso contro Vespa non ha detto nulla-, i rom che hanno accesso alle case popolari -dalla Gruber ha detto che nelle regioni in cui governa la lega la priorità verrà data agli italiani, poco prima che chiuderà tutti gli accampamenti dei rom: che strategia abbia per risolvere il problema io non l'ho mica capito-).
Comunque sia lui sia il suo (ben poco) alleato giallo stanno facendo un governo basato su sponsor elettorali: di misure concrete volte al risanamento e crescita dell'economia del paese non ne ho viste, nessun che andasse oltre al non voler perdere voti in campagna elettorale. Vedo un triste futuro, e sicuramente i governi successivi dovranno intervenire su tutte le riforme che non riusciremo a pagare e mantenere, per non parlare dei danni di quota 100 che praticamente ha tolto la possibilità di avere una pensione ai giovani (critica la Fornero che ti manda in pensione troppo tardi, e mi sta bene, se non fosse che un giovane medio trova un lavoro serio almeno a 30 anni; vado in pensione a 70?)
Poi, si dica ciò che si preferisca, si abbiano le idee politiche in cui si creda meglio, si attuino le campagne elettorali che si pensi possano assicurare il maggior numero di elettori...ma a me fa specie che il ministro dell'interno del mio paese mimi il **** in una piazza (chiara provocazione verso la sinistra, ma dire che fosse di cattivissimo gusto è dir poco), avvii concorsi sui social per prendere un caffè con lui, scriva min.chiate ogni giorno sulla sua pagina Facebook.
Serietà istituzionale pari a zero, per quanto fosse lontano dal mio orientamento politico quasi rimpiango Alfano."We walk through ourselves, meeting robbers, ghosts, giants, old men, young men, wives, widows, brothers-in-love. But always meeting ourselves." J.J. -
Beh, dài, c'è una bella differenza tra i dibattiti condotti da Bruno Vespa e lo pseudo-cabaret propinato ai telespettatori dalla premiata ditta Fabio Fazio & Luciana "Jolanda" Littizzetto. Che poi a una gran fetta di pubblico piaccia anche quest'ultimo è indubbio, ma restando alla pura e semplice qualità siamo distanti anni luce.
Vai in pensione quando la somma dei tuoi anni lavorati + la tua età anagrafica sarà uguale o superiore a 100.
In pratica, se trovi lavoro a trent'anni avrai diritto alla pensione dopo 35 anni di lavoro, ovvero a 65 anni (35 + 65 = 100). Io che ho iniziato a 22, invece, ci andrò a 61 (ossia dopo 39 anni di lavoro, sommati appunto ai 61 di età).
Lo trovi così scandalosamente penalizzante?
Spesso si è detto che i politici formano una "casta" a sé stante, completamente avulsa dal mondo reale e troppo lontana dalla gente comune. Adesso che uno si degna finalmente di "scendere" tra il popolo, condividendone le abitudini, lo si accusa di frivolezza?Ultima modifica di crimar; 10-05-2019 alle 21:08 Motivo: errore grammaticale
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Scendere tra il popolo vuol dire condividerne le tendenze più grette, se queste si presentano? Se una fetta di popolo è ignorante, devo mostrarmi come tale per mostrarne la vicinanza? Se una parte di popolo rimpiange il ventennio, salire sul balcone a Forlì è il modo giusto per rappresentare per intero il mio paese?
Non si mostrerebbe più vicino nel rappresentarne le istanze concrete e cercare di fare una politica mirata a quello?
Qui, e non mi riferisco, purtroppo, solo a Salvini (anche se è il rappresentante più calzante di questo fenomeno), la politica sta diventando tutta "di pancia"; dico quello che la gente vuole dica, fino alla prossima elezione."We walk through ourselves, meeting robbers, ghosts, giants, old men, young men, wives, widows, brothers-in-love. But always meeting ourselves." J.J.
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