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Sabato sera abbiamo chiamato a cena una coppia di amici per festeggiare il loro tampone negativo.
Ogni domenica ci facciamo la nostra escursione, ieri abbiamo visitato un borgo medievale (che tra l'altro mi aveva segnalato il mio amante). a un'ora di macchina da casa e poi siamo stati in un outlet e abbiamo comprato i reciproci regali di Natale.
Mi ha detto guai a te se mi lasci.
Siamo stati molto bene.
Il mio amante mi ha raccontato che aveva proposto di andare a pranzo fuori ma la compagna non ha voluto uscire. Cosi si sono fatti l'ennesimo week end in casa.
Che dire, io con lui o senza, me la passo bene.
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Sarò ripetitiva ma continuo a pensare che il tuo benessere con il tuo amante sta tutto nelle cose che NON FA con la compagna e che invece tu fai con tuo marito. Se anche il Calabro e la sua Calabra iniziassero a fare le stesse cose che fai tu, ti roderebbe un sacco. Lo dimostra il fatto che tu puoi trombare con tuo marito e se lo fa lui con la sua compagna vai fuori di testa. Il tuo non è amore ma desiderio di controllo, su tutti. Finché lo avrai da ambo i lati, vivrai serena. Nel momento in cui uno dei due te ne privasse andresti a gambe all'aria
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Effettivamente Lei ha tutto quello che vuole. Amante e marito innamorati. Un mix di amore-amicizia-compagnia. Anche secondo me fino a che avrà in mano la console del comando sarà felice.
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Comunque concordo anch'io.
A @Lei piace avere il controllo di amante e marito, sapere che dipendono da lei e che senza sarebbero persi, chi per un verso chi per un altro... e in vetta alle soddisfazioni è pensare di vincere sulla calabra in ogni confronto. -
Mi piace vincere, è un difetto?
Dispenso ai miei uomini attenzioni e felicità e mi piace regnare su due regni.
Finchè dura, me la godo! -
Se tu riuscissi anche ad accettare la figura della calabra come regnante tutto sarebbe in favoloso equilibrio.
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Non era una critica la mia @Lei.. anzi lo dicevo con una punta d'invidia!!
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Devo dire che, per quanto mi riguarda, non nutro nessuna invidia per Lei. Ma non perché la situazione non sia ideale (probabilmente in molto casi lo è o lo sarebbe) ma perché, per come sono fatta, lasciare che il mio benessere interiore dipenda soprattutto da come gli altri si pongono nei miei confronti, mi renderebbe insicura. Sapere che basterebbe che cambiassero atteggiamento per mettermi in discussione, mi toglierebbe quel "poco" di autostima e di considerazione di me stessa che ho conquistato con l'età e l'esperienza. Mi sentirei su un terreno friabile
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Lorylara è qui che si gioca la partita, mai farsi minare l'autostima dagli altri.
La virtù più importante è la resilienza e io l'ho imparata perdendo le persone a me più care. Non mi affeziono mai troppo a nessuno, non mi "appoggio" perchè se cade, cado anche io.
2 mesi fa mio marito ha rischiato di morire, finito intubato in terapia intensiva, e non per covid.
Per 2 giorni abbiamo temuto danni cerebrali. Con tutto il dolore che provavo per quanto non lo ami, non sono stata sul letto a piangere. Prese in mano le redini della situazione assieme a mio figlio che si è dimostrato davvero in gamba e coraggioso. Prese in mano le redini di casa, la gestione dei suoceri ultranovantenni e dei rapporti con i medici specialisti che seguivano mio marito.
Il segreto è non abbattersi mai.
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