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Anch'io mi trovo in condizioni simili, ho trascorso l'adolescenza chiuso in casa su internet perché considerato uno sfigato. Dopo, mi sono iscritto all'università e speravo di conoscere tante persone (soprattutto ragazze, anche perché non ne ho mai avuta una e sono ossessionato dalla verginità) ma nessuna/o mi ha minimamente considerato e sono arrivato a più di trent'anni senza aver mai avuto una vita sociale, in sostanza... Di persona ho frequentato solo parenti, m'invitano a cena e qualche volta a visitare musei e posti simili per togliermi di casa più che altro perché hanno pena di me. Non sanno come aiutarmi. Su internet non sono mai andato oltre lo scrivermi su chat e forum anonimi anche perché sono timido e non sono abituato alle persone e da adolescente o ventenne m'invitavano ai raduni e non volevo saperne... Ora è un problema perché alla mia età sono tutti sistemati tra lavoro e famiglia e non hanno nemmeno voglia di conoscere persone nuove e soprattutto qualcuno che è stato isolato dall'adolescenza... Sono considerato anormale. Sono anche stato da psicologi ma non ci possono fare niente. A volte nonostante l'ansia esco a camminare da solo e cose simili, ma nessuno mi considera minimamente, anche nei bar o sui treni le persone parlano con chi conoscono o stanno incollate al telefono e non mostrano alcuna propensione alla conoscenza. Sto continuando a iscrivermi all'università (dove sono bloccato perché a causa dei miei problemi non riesco a studiare) e l'età si fa pesare sempre di più: a volte delle ragazze mi danno del lei (cosa che mi fa impressione) e temo di sembrare ancora più vecchio perché ho pochi capelli... Sembro più un professore ed essendo 1.69 sono sempre il maschio più basso nell'aula... Non vedo una via d'uscita, quando i miei non ci saranno più sarò completamente solo al mondo e potrei impazzire rimanendo sempre da solo senza parlare. Ho sentito di uomini soli e depressi che hanno smesso anche di fare la spesa e sono morti di sete in casa; i loro cadaveri a volte vengono scoperti dopo mesi perché nessuno li cerca... Spero di non fare la stessa fine.
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Io ci sono stata nei locali da sola . Non avevo amicizie ed ero single , per non stare sempre in casa il sabato sera ho provato ad andare in qualche bar a bere un caffè . Oltre alla noia di non avere nessuno con cui parlare qualcuno mi guardava come fossi un’aliena , ma la maggior parte si faceva i benemeriti ***** suoi . Praticamente ero un fantasma , questo smonta lo stereotipo che una donna viene assalita di proposte maschili . Comunque è una cosa che ho fatto 3 o 4 volte ma non la consiglierei se si fa con l’intento di conoscere gente. Il mondo è diventato molto arido , già prima della pandemia . La gente vive per se stessa e non ha più voglia di interagire con il prossimo ... mi chiedo come facciano ad esserci tutte quelle coppie
Quando sono andato a scuola, mi hanno chiesto cosa volessi diventare da grande. Ho risposto “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io risposi che loro non avevano capito la vita.
(John Lennon) -
Domanda magari tra quelli al ristorante c'era uno/a che fa volontariato, o secondo te i volontari non vanno a mangiare fuori ??? bah ... secondo se le persone hanno il telefono sempre in mano a qualcuno scrivono sia facebook, what's app o altro ... e dove hanno ssconosciuto queste persone ? sono tutti virtuali ? ..... dai su .....
Homo homini lupus ... -
Non è la pandemia , è un disagio sociale che è iniziato prima , è come se le persone fossero chiuse in un bozzolo dove può entrare solo il partner e gli amici storici . Il mondo restante può tranquillamente andarsene affankulo . Qualcuno mi ha riferito sia un modus operandi degli italiani , all’estero la mentalità è diversa . Questo è accentuato sopratutto dopo i 35 anni , se non si hanno basi solide di conoscenze si rischia di rimanere veramente soli . E qui mi sorge spontaneo dire : meglio soli che male accompagnati
Quando sono andato a scuola, mi hanno chiesto cosa volessi diventare da grande. Ho risposto “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io risposi che loro non avevano capito la vita.
(John Lennon) -
Penso anch'io, e i media italiani ne sono ampiamente corresponsabili : prima avevate l'impressione di vivere al tempo della Grande Peste, adesso di essere sotto minaccia nucleare. E chiudere le scuole e i ragazzi in casa ! Leggete un libro interessantissimo : Collapse : how societies chose to fail or survive.
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Mah...mi pare un po' troppa retorica di seconda/terza classe.
Succede anche che si lamenta di non trovare nessuno sia egli/ella stesso/a una persona poco propensa a nuove conoscenze. Perché, dai, a 35 anni nel bene o nel male hai un certo pensiero e certe aspettative dalle conoscenze, certi sottintesi "do us det".
Non sono più i 18 anni della "molta brigata, vita beata" (che poi pure a quell'età lì...).
Discorso mass-media: tv & giornali (et similia) possono anche non essere guardati né letti. Se siete spugne ed assorbite la qualsivoglia, la colpa è della tv?
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Dedelind, sii compassionevole, é chiaro che una persona attiva e dinamica qs problemi non li ha.
Chi é timido invece finisce col chiudersi sul mondo virtuale e assorbe quel che passa il convento. E' un circolo vizioso.
Si chiama selezione naturale, che ha anche i suoi svantaggi : i violent@tori si riproducono più degli informatici. -
Mi ha colpito il bozzolo
Da bambina e ragazzina ero molto timida e facevo fatica a fare conoscenza. La cosa mi pesava molto, soprattutto in estate perché durante le vacanze coi genitori passavo sola 2 o 3 settimane. Leggevo libri. Ma avrei voluto giocare con gli altri. I miei mi incoraggiavano: vai a giocare con loro. Niente da fare. Ero bloccata e mi sentivo come bruciare dentro. Provavo vergogna.
A 14 anni ho deciso che quell'anno dovevo fare andare diversamente la mia estate. Eravamo in campeggio. E mò che faccio, mi chiedevo. Ho cominciato a salutare tutti i ragazzi e ragazze più o meno della mia età. Ciao. La prima volta che li salutavo, mi guardavano straniti: qualcuno probabilmente pensava di che lo conoscessi, qualcuno avrà pensato che ero strana. Ma ero determinata ed in fondo, mi dicevo, non sto facendo nulla di male. Ha funzionato. Una bella estate.
A settembre sono iniziate le superiori. Anche li all'inizio un po' di tensione. Poi ho visto che per molti era così. Io non l'ho chiamato bozzolo. Per me era un vetro che ci separava tutti quanti ma che mostrava il bisogno e la voglia di tutti di stare insieme, conoscere e farsi conoscere. E allora ho deciso che io lo avrei rotto, quel vetro. Con un sasso. Per me è sempre stato il saluto, quel sasso. Tutti, chi più, chi meno, abbiamo bisogno di condivisione. Forse io più di altri, perché il mio bisogno è stato più forte della mia paura. Non riuscivo più ad aspettare che il vetro lo rompessero gli altri per me.
Anche la socialità, penso, si possa imparare. C'è chi è più portato e chi meno. Pensare che siano però sempre gli altri a soddisfare i nostri bisogni mi sembra infantile. Oltretutto ho scoperto che alla fine, agli altri, di ciò che faccio io importa poco, mentre i timidi pensano sempre di avere occhio di bue e lente d'ingrandimento puntati addosso.
La società è tutta buona e bella? No. Ma io credo molto nella responsabilità del singoloLarga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia 🌿 -
Ri eccomi
Si ma come ho detto inizialmente scuola e università sono posti dove si possono fare conoscenze si
Alla fine comunque ti ritrovi a stare 6 ore o quelle che sono in una stanza con altre persone
È chiaro che in un anno intero comunicate
Poi che c'entra ti puoi trovare bene o non bene all'interno della classe
Io per esempio purtroppo non ho avuto modo di creare una base durante il mio periodo scolastico e adesso mi chiedo ( da lì nasce poi tutta la conversazione ) come si possa ricominciare e creare nuove conoscenze
Certo punto molto anche ad avere una relazione si
Però il punto è che per avere una relazione o comunque trovare una persona bisogna uscire
Però se non hai una base d'amici con cui puoi uscire dove esci? Io prendo un esempio nuovamente il locale che poi può essere qualunque altro posto eh
Vado in un locale da solo e poi cosa faccio? Saluto tutti a caso?
Può capitare che magari mentre sono a bere qualcosa da solo si possa avvicinare una ragazza e cominci a parlarmi ma quante sono le possibilità?
E comunque è quasi qualcosa di forzato
Ad inizio conversazione ho semplicemente chiesto come si fanno conoscenze?
L'idea della palestra non mi dispiace perché comunque già quest'estate vorrei iscrivermi ma alla fine chi troverò mai e comunque si può capitare la situazione ma alla fine molti stanno lì e si allenano e pensano al loro
Stesso discorso per i corsi
Anche a fare un corso dove comunque sei con altre persone si ritorna lì
Chi è li magari è lì solo lo per fare il corso e basta
A me sembra che ci sia poca possibilità
Poi magari mi sbaglio eh
Però appunto ho deciso di iniziare questa conversazione per parlarne
Ho letto una risposta dove è stata fatta la prova di andare in un locale da soli e non mi pare che ci siano state tutte queste possibilità ( scusate se non ho taggato ma dovevo ritrovare la risposta )
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