-
Se ti danno fastidio le mie verità non mi seguire. Ci sono altri commenti a cui dar voce ti pare?
Questa storia della "volpe e l'uva" , te l'ha infilata in testa il sistema. Non è perché se una persona la pensa diversamente da te "è per forza invidioso" o "inferiore" ecc..Mi sembri come quelli del network marketing che quando gli viene detto che è un "sistema piramidale" (cosa vera) ti dicono inviperiti :• Eh ma è la volpe che non arriva all'uva• Eh ma sei un operaio (quando posso benissimo avere un'attività)
Ultima modifica di MarcoBelli; 11-08-2020 alle 12:18
-
Ma non è vero.
Agli italiani piace piangere il morto, però l’Italia è uno dei Paesi con il livello di di ricchezza privata più elevato. Per quanto più o meno esibizionisti, rimaniamo un popolo di risparmiatori. -
Sicuramente ci stiamo impoverendo, ma è un processo graduale (se si parla di risparmi): fino all'anno scorso eravamo ancora tra i primi 10 al mondo..
-
Siamo tra le dieci nazioni più ricche del mondo, con una ricchezza privata di 3800 miliardi di euro.
Durante il lockdown il risparmio privato degli Italiani è aumentato di quasi 35 miliardi di euro (34,4 miliardi per l'esattezza).
Non ci siamo affatto impoveriti, le famiglie italiane mediamente sono più ricche di quelle tedesche e dei Paesi del Nord (che hanno un debito privato altissimo).
"Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena" -
Hannibal, è anche vero che si arricchiscono i ricchi e si impoveriscono i poveri.. In questo senso, magari nel totale non risulta, ma la popolazione, generalizzando, non sta meglio di una 20ina di anni fa: aumentano le disparità.
-
-
Devi sapere, mio caro Principe, che difficilmente dico cose a caso e mi infastidisce abbastanza quando mi si imputa ciò, ma sei nuovo, per cui ti perdono.
Spero il Sole24Ore sia autorevole abbastanza (Cito perché se lincko mi tocca aspettare l'approvazione e Maurice è occupato con il pesto):
"Alla fine del primo semestre del 2019 la ricchezza italiana netta ammontava a 9.297 miliardi di euro, in calo dell’1% rispetto al giugno 2018, calcola Oxfam. Il 20% più ricco degli italiani deteneva quasi il 70% della ricchezza nazionale, il successivo 20% era titolare del 16,9% del patrimonio nazionale, mentre il 60% più povero possedeva appena il 13,3% della ricchezza del paese.
[...]
La rielaborazione di Oxfam si basa su dati, modello econometrico e metodologia di stima utilizzati da Credit Suisse per la stesura dell’edizione più recente del Global Wealth Report .
L’evoluzione della quota di ricchezza detenuta dall’1% più ricco italiano vede, secondo le stime di Credit Suisse, a metà 2019 un ritorno dell’1% più ricco alla quota detenuta nel 2000. Nella prima decade del millennio la quota di ricchezza del percentile più ricco degli italiani ha visto un calo fino al 2009 (dal 22,1% al 17,6%), seguito da una crescita nei successivi sette anni (fino al picco del 24% nel 2016) e una nuova, più lieve contrazione nell’ultimo triennio.
[...]
Nei 20 anni intercorsi tra l’inizio del nuovo millennio e il primo semestre del 2019, le quote di ricchezza nazionale netta detenute dal 10% più ricco degli italiani e dalla metà più povera della popolazione hanno mostrato un andamento divergente. La quota di ricchezza detenuta dal 10% più ricco è cresciuta del 7,6% mentre la quota della metà più povera degli italiani è lentamente e costantemente scesa, riducendosi complessivamente negli ultimi 20 anni del 36,6 per cento."
Il bello dei numeri è che non si possono manipolare, quelli sono e, se si è in grado di leggerli e capirli, non ci si scampa.
Viceversa il "per me" in questi discorsi non conta nulla, perché nulla conta la propria personale e ristrettissima esperienza diretta.Ultima modifica di Hafsa; 11-08-2020 alle 13:22
-
Quel “non c'avete soldi” significa che vivi all’estero … non è che sei Dark Saga rivestito di nuovo?
Per alcuni avere oggetti di lusso è sicuramente una questione di status, apparenza o riprova sociale, ma per altri è una questione di gusto e appagamento personale … io dovevo cambiare l’auto (di 16 anni), e ne ho comprata una che mi piaceva, tra l’altro una cabrio che non hanno la stragrande maggioranza di persone, visto che le cabrio sono un mercato di nicchia.
Ho speso tanto? Si, è costata ma non mi porto i soldi in tomba e visto che una casa ce l’ho, ed ho anche dei risparmi, mi sono concessa uno sfizio.
Ma perché devo comprare una Accord, quando a me fa schifo, solamente perché ce l’ha Bezos? O devo vestire come una stracciona perché Zuckemberg e Gates lo fanno?
Ma chi se ne frega di quello che fanno loro, io guardo me stessa, poi se va bene, bene … se non va bene, a me va bene lo stesso, di certo non mi faccio condizionare da cosa pensa le gente anche perché oggi giorno il problema è anche inverso, hai cose belle vieni criticato e ti sparlano.
Il 90% delle persone a partita IVA in Italia, lo sono diventate perché non hanno altra scelta per lavorare.
Le aziende non assumono più, prendono solo liberi professionisti e poi li fanno lavorare come dipendenti, con il trattamento del libero professionista ed è questo il problema … se l’azienda paga un dipendente €. 1000 vuol dire che ha versato ulteriori €. 1200 come contributi, pertanto ha un carico mensile di €. 2200 mentre una partita IVA verrà pagata poco di più e avrà sulle spalle tutta la tassazione.
Fortunatamente è stato introdotto il regime fiscale dei minimi che limita la contribuzione, perché con regime ordinario una P.IVA guadagnerebbe meno di un operatore di call center.
E queste persone non comprano €. 80.000 di auto. Questo tipo di spese le sostenevano solo chi aveva molta IVA da scaricare, parlo al passato perché oggigiorno, con il noleggio a lungo termine, l’auto diventa una spesa mensile ordinaria percui il suo reale valore è poco influente.
Guarda Francesco, in realtà io comprendo perfettamente il tuo (vostro) discorso anche se lo ritengo fortemente esagerato.
In effetti mi rendo conto che la mia percezione, riguardo questi argomenti, è un pochino datata visto che sono “uscita dal mercato” definitivamente nel 1995 e all’epoca non c’erano così tanti requisiti da rispettare.
Ai miei tempi il macchinone era prerogativa delle famiglie, percui dopo che nasceva un figlio.
L’auto VIP per eccellenza era la Golf GTI, poi c’erano le altre che non erano molte … io ricordo la Peugeot 205, la Clio e la Uno, poi sostituita dalla Punto.
La spesa massima per la prima auto era massimo £. 2.500.000 non di più e i ragazzi si dividevano in due categorie, quelli che dopo le superiori andavano a lavorare e quelli che continuavano a studiare.
Quelli che lavoravano si compravano l’auto nuova, quelli che studiavano continuavano ad avere il loro catorcio che diventava una sorta di icona nel testimoniare le innumerevoli avventure con il gruppo di amici.
In effetti, mi rendo conto che avevo tralasciato che Mercedes, BMW, Audi, ecc … in questi anni hanno creato auto del segmento della Golf molto gettonate e di moda, mi basta pensare a mia sorella che ha comprato la TRoc che ha una cilindrata molto bassa ma che ha una resa estetica molto alta e può essere che aumentando il tenore di vita delle famiglie, ai figli per i loro 18 anni venga regalata un’auto più pretenziosa rispetto quella a cui eravamo abituati noi.
Io penso anche che se la maggior parte delle donne con cui avete a che fare presentano tutte le problematiche che hai evidenziato qui sopra, probabilmente la causa è strutturale.
Al di la dell’educazione personale – famigliare, io penso che ad un certo punto ci sia una sorta di necessità di base nel garantirsi un futuro.
Mi spiego meglio, se ho capito bene più o meno vivete tutti nel meridione, dove il problema del lavoro è molto più sentito che altrove e dove, molto spesso, le donne, dopo il primo figlio vengono costrette a rimanere a casa, in questo contesto è comprensibile che la necessità di avere un compagno che garantisca ad una donna un futuro stabile sia più sentita che in zone dove le donne in linea di massima lavorano sempre e possono badare a se stesse.
Che poi si sia sviluppata una forte arroganza di fondo che sfocia in pretese e prepotenze varie, è un altro discorso … e qui sta al singolo sgonfiare l’ego delle potenziali pretendenti.Ultima modifica di flair; 11-08-2020 alle 14:34
-
Quel “non c'avete soldi” significa che vivi all’estero … non è che sei Dark Saga rivestito di nuovo?
Per lavoro mi sposto "parecchio" , ma l'Italia è l'ultimo dei paesi dove vorrei vivere.
Se parlo , è perchè so quello che dico....
L'Italia purtroppo NON è più quel "paese" che tanto viene amato e invidiato nel mondo della serie...
"Ah Italia Woow siete fighi" - "Ah l'Italia di qui" - "L'Italia di qua"
La verità è che ci detestano dappertutto.
Ma perché devo comprare una Accord, quando a me fa schifo, solamente perché ce l’ha Bezos? O devo vestire come una stracciona perché Zuckemberg e Gates lo fanno? Ma chi se ne frega di quello che fanno loro, io guardo me stessa, poi se va bene, bene … se non va bene, a me va bene lo stesso, di certo non mi faccio condizionare da cosa pensa le gente anche perché oggi giorno il problema è anche inverso, hai cose belle vieni criticato e ti sparlano.
Stavo solo dicendo una realtà dei fatti. Quando sono stato 4 anni fa, alle "charity events" (eventi di carità in America) ho avuto modo di conoscere qualche multimilionario , e hanno una mentalità COMPLETAMENTE diversa , da quella che hanno gli italiani.
Il 90% delle persone a partita IVA in Italia, lo sono diventate perché non hanno altra scelta per lavorare.
Le aziende non assumono più, prendono solo liberi professionisti e poi li fanno lavorare come dipendenti, con il trattamento del libero professionista ed è questo il problema
In Pratica sta avvenendo la pseudo SOSTITUZIONE ETNICA. Sostituire gli Italiani e il popolo europeo , con degli schiavi a 300€ al mese, quando magari un dipendente ne prende 1200/1300€.... Questo è il giochino che stanno applicando quei farabutti di Rothschild Soros , Rockefeller...
Dico sempre che l'Italia è diventata una colonia Africana , della Germania!Ultima modifica di MarcoBelli; 11-08-2020 alle 14:59
-
... non ho letto tutti i tuoi messaggi ma questo ed il precedente sono un pochino farlocchi ... intanto un imprenditore non paga il 64% di tasse ... ad es. ci sono delle tasse a carico dell'azienda che poi vengono dedotte nella denuncia dei redditi del titolare e soci ... per dire ...
... in circa 25 anni di attività imprenditoriale ho constatato che il carico fiscale reale è intorno al 40% ... con un'approssimazione del più o meno 5% ... poi se il reddito sale molto ... si sale anche come aliquote ... ma guadagnando centinaia di migliaglia di euro ... pagare il 47% invece del 40% ... cambia poco ...per dire ...
poi c'è il discorso dell'ammortamento dei beni che si comprano per evitare di dare allo stato soldi che potrebbero servire per rafforzare e sviluppare l'azienda ... ma è una partita di giro che per alcuni anni ti permette di spendere in modo oculato dei soldi che lo stato non sa gestire ... ma poi ad ammortamenti scaduti ... hai utili incrementati n volte per cui paghi più tasse di prima ... certo hai un'azienda più grande ma anche incombenze maggiori ...
... ora per far capire ... se ho da pagare 64.000,00€ di tasse come reddito dell'azienda ... posso abbassare un pò l'importo acquistando l'auto privata a carico dell'azienda ma il "risparmio" è (mi sembra) del 20% l'anno per 5 anni ... per cui per non pagare nulla devo acquistare 5 auto ... per un totale di 320.000,00€ ... cosa assurda ...
... che l'imprenditore medio italiano sia impreparato è vero nella misura in cui vuol fare tutto lui e non delega responsabilità ai subalterni ... ma sono tutte cose relative ...... another perspective ...
AMANDO SOCIAL
FACEBOOK STREAM
seguici su fb.com/amando.it