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No, secondo me, non è chiaro neanche questo poiché i figli restano a prescindere dall'esito del rapporto coniugale. A mio parere, in una situazione di grave stress di coppia può accadere di sentire la necessità di vivere distanti anche le festività natalizie, ma non capisco cosa c'entrano figli e parenti. Continuo a pensare che mancano molti tasselli e per questo non ritengo particolarmente utile procedere per illazioni o congetture. Non farmi osservare che siamo in un forum e non dal terapeuta, lo so, ne sono consapevole.
@Fantastica: secondo me, avete fatto bene a rivolgervi da un terapeuta per riabilitare la comunicazione ma evidentemente lui vuole dell'altro, oppure non ha idee sufficientemente chiare per proseguire su questo percorso. Concedetevi e concediti del tempo senza porre fretta.
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Scusa se non ho capito immediatamente, come del resto anche altri, che il giardino dell'amore sei tu. Ció non toglie che non ero mossa né da pregiudizio e nemmeno da rigiditá. Ti ho scritto come avrei parlato a un'amica che farebbe di tutto per salvare la propria relazione, e ne ho avute di amiche cosí.
Almeno ti ho stupito, anche se non era questo il mio obiettivo.
Va bene cosí.Campionessa
Megatorneo Panamandiano
Covid - 19
Muta il destino lentamente,
ad un'ora precipita.
(U.Saba)
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@ultimo: Avrei detto da qualche parte che lasciando la moglie deve lasciare anche i figli?
Riprovo, vediamo se riesco a spiegarmi meglio. E ti dico come la vedo io (quindi, mia interpretazione, eh?).
Se io fossi in crisi e decidessi che voglio stare da solo per pensare, ok: starei da solo.
Se questo periodo da solo capita che va a comprendere il Natale, in cui è prevista una riunione con i miei figli che abitano lontano e vedo molto saltuariamente, devo decidere cosa fare, e direi che ci sono due opzioni: o decido di tornare a casa e per qualche giorno faccio finta di non avere nessun problema (cosa fattibilissima per un paio di giorni stando insieme a dei figli che non si vedono da tempo) oppure decido di restarmene per conto mio, mettendo in conto che mi verrà chiesta ragione della mia (ingiustificata) assenza dai miei figli (e anche dai miei genitori).
Se, e sottolineo SE, nella mia crisi ho comunque aperta la possibilità di recuperare la mia coppia, io non ho dubbi: sceglierei la prima opzione, in modo da tenere i figli e tutti gli altri fuori dai miei problemi e dai problemi di coppia.
Questo è la stessa cosa che dire che se decido di non tornare, vuol dire che voglio implicitamente rendere partecipi tutti del fatto che esiste una crisi che io ho deciso che questa crisi è, come minimo, grossa grossa grossa (ma mi sentirei di dire irreversibile).
In tutto questo, da nessuna parte è sottinteso che taglierei i ponti con i miei figli. -
@Apive tu ragioni, giustamente, con la tua razionalità e da persona esterna.
Sono d’accordo con Ultimo che alcune persone sono profondamente diverse dalla media e proprio per questo hanno bisogno per se stesse di strategie diverse, per esempio l’isolamento, tanto che lui afferma che abiterebbe volentieri in una casa nel bosco senza vicini!
Il problema secondo me nasce quando non sei single ma parte di una famiglia e mettere le tue esigenze davanti a tutto senza renderti conto (o fregandotene) di destabilizzare chi fa parte della tua vita che tu hai consapevolmente scelto far parte della tua vita, ecco questo crea un effetto domino e danni collaterali enormi a tutti.
In passato è sempre riuscito a trovare una mediazione tra il suo essere orso e essere parte di una famiglia ma ora che è in crisi profonda non ci sta riuscendo. Io mi sento impotente e lo sono davvero. Ma anche tutte le persone che gli vogliono bene si sentono di non poter fare nulla per aiutarlo perché si è chiuso a riccio e non vuole aiuti esterni (terapia).
Io non mi sento di giudicarlo, so che è fatto così, ma ci sono dei momenti in cui mi dico “ cavolo lui sta nella m e r d a ma noi? Cosa mi ha lasciato da gestire? Mi sono ritrovata mio malgrado in una situazione dove mi ritrovo a gestire i figli che si sentono abbandonati e che attendono spiegazioni da lui e i genitori anziani angosciati e io stessa devastata e questo è giusto?”Ultima modifica di fantasticonov; 29-12-2020 alle 12:07
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Ma perché devi gestire tutto tu?
Tu devi gestire te stessa e basta.
I tuoi figli sono grandi, indipendenti e vivono da soli: si possono gestire da soli.
I suoi genitori anziani, se hanno bisogno di essere gestiti se li deve gestire lui.
End of.
Poi, se invece hai lo spirito della crocerossina e vuoi gestire tutto tu, in quel caso non hai neanche il diritto di lamentarti. -
@Apive
Sta di fatto che lui non gestisce nessuno e i figli in questo periodo sono a casa con me e hanno manifestato il senso di profondo abbandono e smarrimento. Dico loro che non mi riguarda e li mando al diavolo? Ma tu hai una famiglia o parli da single? Quando torneranno a casa propria si gestiranno da soli ma ora hanno bisogno di sentire l’amore di almeno un genitore e sapere che non ignoro o minimizzo il loro dolore.
I suoceri non li ho più visti, ci siamo solo sentiti ma anche loro hanno riversato le loro angosce su di me, anche se in maniera molto discreta e pacata, ma ho percepito che sono anche loro destabilizzati da questa situazione. Certo potrei voltarmi dall’altra parte ma sai, sono più di 30 anni che anche loro fanno parte della mia vita e voglio loro bene e se il figlio li ha abbandonati senza spiegazione, devo farlo anche io?
Scusa se te lo dico ma solo un uomo può arrivare a dire certe cose e capisco perché mio marito vede le cose così diversamente. Vi manca la sensibilità. Voi venite per primi e chissene frega degli altri. Io non sono così.Ultima modifica di fantasticonov; 29-12-2020 alle 13:31
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Direi quello che hai dichiarato tu stessa in questi mesi: hai accettato che tuo marito possa aver commesso uno sbaglio tradendoti e hai accettato di dargli una seconda possibilità a patto di rivedere la vostra coppia. Desiderio legittimo ovviamente. Evidentemente lui non sente esattamente quello che senti tu e non sentendosi più di poterti mentire, ha deciso che era il momento di allontanarsi.Non mi sembra che tu abbia mai lasciato ad intendere che avresti accettato da lui una spiegazione un po' diversa da quella che ti sei data, oppure dei sentimenti diversi da quelli che desideri ricevere da lui. Giustamente aggiungo, ognuno deve tenere conto del proprio benessere e siccome le relazioni sono fra più persone, ci vuole sempre il consenso di tutti per qualsiasi progetto o decisione.Anche tenendo conto del fatto che lui ha messo i bastoni tra le ruote nella comunicazione, credo che si sia esaurito quello che vi potete dare. Io non credo al contrario di molti che si esaurisca l'amore tra due persone, penso piuttosto che ad un certo punto si esauriscano le cose da dirsi e da fare insieme. Oppure si esaurisce l'energia che ognuno di noi ha per "sopportare" l'altro. Perché comunque adattarsi ad una persona diversa da noi non è una cosa facile per tutti, a maggior ragione per chi è chiuso e introverso.Io posso amare molto una persona ma aver esaurito le energie che mi servono per comprenderla e starle vicino.Poi le persone semplificano tutto con un "non ti amo più" ... Che ti toglie da tutto, è chiaro, inequivocabile e tombale.Ma evidentemente non è così semplice.
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@Trale ti ringrazio. Non c’è giudizio. Credo che, pur con molta sofferenza, non sia facile per nessuno in una coppia accettare che il proprio partner abbia avuto intimità (non parlo solo dell’aspetto sessuale!) con un’altra persona perché in te non vedeva la persona in grado di soddisfare i suoi bisogni. L’ho accettato purché se lo mettesse alle spalle. E devo dire che per il 95% lo ha fatto. Ma c’era ancora molto lavoro da fare anche per permettermi di riacquistare la fiducia da lui calpestata e se ha tirato i remi in barca...
Sei stata molto pacata ed apprezzata.Ultima modifica di fantasticonov; 29-12-2020 alle 14:01
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