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@Alberich
Anche io leggendo il titolo ero partito da questo presupposto e concordo pienamente con ogni singola parola!
" Non parlare mai di Amore e Pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso !" ( Jim Morrison)
" Gli animali non si preoccupano del Paradiso o dell'Inferno. Nemmeno io, forse è per questo che andiamo d'accordo. " ( Charles Bukowski) -
Anche io sono d'accordo con tutti voi. Nel senso, ovvio che se ci fosse tutto (attrazione fisica, mentale, stessa posizione economica/sociale/culturale) sarebbe perfetto, sulla carta.
Più che altro molte persone attorno a me, miei genitori compresi, dicono che il divario culturale alla fine uccide la coppia. Ad esempio un medico con un meccanico, una cameriera con un ingegnere etc. Secondo me più che la cultura è importante avere una mente curiosa: c'è gente con una laurea in mano che non ti sa dire nemmeno chi è il presidente della Repubblica e chi invece la laurea non ce l'ha ma divora un libro al giorno, o comunque è molto attivo e impara lingue, si informa sull'arte e sul teatro, per fare degli esempi.
Poi secondo me è altrettanto importante quanto si è in sintonia appunto sulle scelte della vita, sui valori e sui principi. Poi se una persona è intellettualmente vivace "recupera" quando vuole. Viceversa chi si adagia, chi non vuole imparare cose nuove e gli basta lo sport la domenica bè.. Tanti discorsi non li potrà mai fare e non c'è molto margine di miglioramentoQuei momenti che respiravamo forte come se stessimo correndo, come per commemorare i tuoi capelli lunghissimi - -
... uomo intellettuale ... indirizzo umanistico o scientifico? Cioè ... l'intellettuale de parole o de numeri?
... a me riesce bene passare da intellettuale ... perché non mi piace assolutamente il calcio ... ma non sono un radical chic ... sono un intellettuale introspettivo ... alla Gabriel García Márquez ... per intenderci ...
... mia moglie no ... è laureata ... e segue molto la De Filippi ... ma andiamo d'accordo ignorandoci intellettualmente ...... another perspective ...
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... another perspective ...
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Fausto,Mi attira l'intelettuale artista ma pure lo scientifico può avere molto fascino ,in genere chi è interessato alle umanistiche come me ma non solo,mi attira chi ama viaggiare,scoprire sulla vita e la gente.Essere intellettuale non significa solo recitare il re Lear,significa essere poliedrico e avere conoscenze in vari ambiti ,perché ti interessi,vuoi sempre conoscere,la cultura è molto vasta.Io avevo uno zio cosi nella famiglia,potevi parlare di tutto con lui su ogni sogetto,infatti quando ci incontravammo parlavamo per ore,aquario pure lui😊 .Ora sta nel cielo,racconterà i suoi meravigliosi aneddoti agli angeli, anche perché aveva molto umorismo,rideranno un sacco lì nel paradiso.Per me è stato un onore conoscere una persona come lui perché li ho capito quanto è importante avere sintonia del genere con le persone.
Ultima modifica di IsoldaCoeurDAnge; 18-04-2020 alle 09:08
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Se lo trovate, chiamatemi
Scherzi a parte, non è tanto la differenza culturale ad "uccidere" la coppia quanto la mancanza di curiosità. Se uno dei due si informa di cosa succede nel mondo, si pone delle domande, legge libri (per piacere e non per vanto) e l'altro pensa solo a giocare alla Playstation, a lungo andare uno dei due (di solito quello che legge e si informa) si stancherà.
Nel caso dei tuoi amici, se sono felici durerà -
In verità il punto in comune c'è : sia a leggere tanto che a giocare molto, alla lunga si stancheranno gli occhi. Allora si che la coppia avrà quel momento in comune ! Wow !
Wandi, Maslow, Spettrale...servirono il forum, celebravano il Bene. Declamiamo i loro nomi con orgoglio, e ricordiamoli, gonfi di cordoglio.
TitìLuca(BeverlyHills)90210 nun ce lascia'
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Sì è sempre attratti dal proprio opposto, ma alla lunga inizi a soffrire quando non scegli tra persone del tuo stesso ceto sociale. Perché se sei abituata alle buone maniere, ai modi di un certo tipo, alle chiacchiere interessanti che esigono un confronto, la vedo molto dura con un partner che è lontano dal tuo mondo.
Ad esempio c'è molta differenza però se una persona si è elevata culturalmente solo perché ha studiato, ma il ceto da cui deriva non è up.
Quindi secondo me la vera differenza la fa il ceto sociale in cui hai vissuto, in cui sei stata abituata sin da piccola. Non conta il titolo di studio, perché puoi essere un avvocato, ma essere sia più ignorante di una capra, sia un gran rozzo nei modi e in generale.
Se voi notate la finezza e la classe dei nobili veri di un tempo, vedrete che anche se decaduti, hanno mantenuto quella classe e quei modi che chiaramente un contadino non può avere, seppure diventa ricco. -
Infatti è vero anche l'opposto, rampolli di "nobili famiglie" che non si sono mai elevati culturalmente (delle capre), e che oltre ai modi fini e raffinati nascondono il nulla assoluto . Il problema è che i modi e smancerie si imparano facilmente, idem un discreto vocabolario, altri tipi di intelligenza meno. Non mi pare ci siano molti e molte M. Carlsen in giro.
Definiamo cultura poi, perché sento spesso persone che la abbinano sempre a materie umanistiche e meno a materie scientifiche. È chiaro che si discrimini, ad esempio un appassionato di chimica potrebbe trovare mediamente più noioso sentire parlare di storia dell'arte o di trotto e galoppo (senza malizia). Però magari si ricorda del far west all'isola di Cavallo (con malizia).
Fortunatamente i titoli nobiliari in Italia valgono carta straccia, pattume puro e rimangono di un certo valore in circoli di imbecilli. Ne parlo contro il mio interesse personale 😂 .Susanna Agnelli illuminaci tutti
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