-
@ Maslow
Ciao, Mas.
Ho letto solo i primi post ed ho visto che hanno già dato delle risposte ai tuoi dubbi sulle dinamiche del parto.
Io ho chiesto di evitare ogni tipo di anestesia e ti rispondo quindi riguardo al dolore che si prova.
È IL dolore per antonomasia.
È assoluto e totalizzante.
È ovunque, senti il corpo che si apre dall'interno, credi di non farcela.
Parte con delle coliche fortissime alla pancia e ravvicinatissime fino al punto da essere continue, per poi estendersi a tutta la fascia renale...e poi non capisci più nulla.
Cadi in una specie di delirio di dolore, travolta dalle ondate che ti fanno perdere il senno.
Poi arrivano le spinte, quando, ormai sfinita, ti viene chiesto di spingere con tutte le tue forze e l'ostetrica si appoggia sulla tua pancia. E ti trovi a urlare come mai hai pensato di riuscire a fare. È l'urlo della donna primitiva che partorisce nella caverna, è l'urlo di chi si sente morire e invece dà origine ad una vita.
E poi, di colpo, finisce tutto.
Basta dolore, basta spinte. Silenzio e benessere. Incredulità.
E poi il pianto di tuo figlio.
Ce l'hai fatta. Ti senti straordinaria. Hai dato vita alla vita e ci sei riuscita cavalcando il dolore come la donna delle caverne, proprio tu che quando fai l'ablazione del tartaro pretendi l'anestesia locale.
È il trionfo della natura.
Nulla di più bello.
-
-
Il mio primo figlio è nato di parto vaginale e senza epidurale (la volevo ma l'ostetrica ha fatto di tutto per ritardare la cosa e poi è stato troppo tardi). Il secondo era podalico e quindi vao di taglio cesareo.
La presenza di mio mariro al primo parto è stata molto importante. Lui si è sentito inutile ma il fatto dj averlo li mi ha confortato nella paura che avevo. Eravamo io e lui ad affrontare quel momento di infinito dolore fisico.Nessuna notte è tanto lunga da non permettere al Sole di sorgere -
Sai col cesareo ti tagliano la pancia (cicatrice può essere visibile) e ci si riprende più lentamente perché hai subito un’operazione. Non è che abbiamo la cerniera!! Dopo il parto naturale non è una passeggiata nel parco ma si guarisce abbastanza in fretta e ti serve star bene velocemente perché un neonato ha tante esigenze.
-
Ricordo una che urlava e l’ostetrica le fisse che sprecava inutili energie e che se non la smetteva le avrebbero fatto il Valium.
Urlare non serve a NIENTE, anzi peggiora la respirazione. Io non ho fatto il minimo gemito, mi sono concentrata e ho cercato di rilassarmi prima del momento finale. Con il primo figlio mi dissero di chiudere la luce e rilassarmi in camera che tanto sarebbero passate ore e, non sapendo cosa aspettarmi, provai con tutta me stessa per tre ore fino a che sentii il bisogno di spingere: a momenti partorisco da sola perché non era più possibile rilassarsi e dormire!!! Il mio travaglio non era stato lungo come pensavano! -
Quando è nata mia nipote mi ricordo che dicevano che il travaglio sarebbe stato lungo. Essendo lì dalla mattina mi sono detto "vado un minuto al bar a prendere il caffè e una bottiglietta di acqua. "
Mentre sorseggiavo mi chiamano " È nata!" Alla faccia... il tempo di un caffè al bar." Non parlare mai di Amore e Pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso !" ( Jim Morrison)
" Gli animali non si preoccupano del Paradiso o dell'Inferno. Nemmeno io, forse è per questo che andiamo d'accordo. " ( Charles Bukowski) -
Comunque è stato emozionante vedere una trottolina così piccola e indifesa. Avevo paura di prenderla in braccio non volevo farle male.
" Non parlare mai di Amore e Pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso !" ( Jim Morrison)
" Gli animali non si preoccupano del Paradiso o dell'Inferno. Nemmeno io, forse è per questo che andiamo d'accordo. " ( Charles Bukowski) -
Fantasticov, ti leggo e dentro di me cresce l'incertezza.
C'è un momento della tua vita in cui davvero ti lasci andare alla tua parte piú istintiva e primitiva?
Non ho mai letto o sentito una descrizione come la tua di un parto.
Il parto é il momento topico, é quello dove tutto é giustificato, é un miracolo dove possiamo esagerare, dove vivere tutta la nostra potenza.
Il racconto del parto é mitologico, é quello che le femmine si scambiano prima di diventare amiche, e quello che ancora racconti quando la demenza ti ha mangiato il cervello.
Durante il parto ti rendi conto che dentro ti é cresciuta un'altra persona, é un sentire potente, nel bene e nel male.
Fantasticov, nella mia fantasia, ti ho vista sola e ubbidiente, con la camicia da notte bianca che ti sdrai composta sul letto, allarghi quel tantino le gambe, che non si sa mai e poi preghi il Signore che l'esserino esca in fretta e senza trambusto.
Fantasticov, mi prende una certa tenerezza, perché dalle tue parole traspare molto piú di quello che vuoi dire.
Se mi posso permettere, con tutto il rispetto di cui sono capace, lasciati andare, rilassati e cerca di essere quello che sei.Campionessa
Megatorneo Panamandiano
Covid - 19
Muta il destino lentamente,
ad un'ora precipita.
(U.Saba)
AMANDO SOCIAL
FACEBOOK STREAM
seguici su fb.com/amando.it