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La maggioranza di donne soldato che muore al fronte orientale è originaria di Afghanistan, Siria, ecc.
Soldatesse occidentali ce ne sono una sparuta minoranza e in ogni caso, a differenza del passato, oggi chi va al fronte lo fa volontariamente e riceve un compenso maggiorato. Quando muore è quasi sempre per attentati più che per vere e proprie battaglie. Ben diverso che essere sottoposti a leva obbligatoria e obbligati a caricare a piedi sotto il fuoco delle mitragliatrici.
La società patriarcale c'era anche nel dopoguerra, ma ciò non ha fermato le richieste di diritti da parte delle donne. Perciò si sarebbe potuto fare anche prima. E la stessa cosa è successa in paesi occidentali che non avevano regimi totalitari e gerarchi. Guarda caso le uniche donne soldato della seconda guerra mondiale erano i cecchini russi.
Se poi vogliamo finire alla caccia alle streghe pur di lamentarci di qualcosa, allora ok. Il prossimo sarà un cristiano che si lamenta perché i romani lo mandavano a morire al colosseo.
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Dici? Guarda che se certe cose riguardo la guerra 14/18 posso averle lette solo nei libri, con reduci della guerra 193 - 45 ho avuto modo di parlarci; adesso sono passati a miglior vita, ma ci ho parlato, e a lungo.
Riguardo alle condizioni in agricoltura, anche qui, di persone che hanno iniziato a fare gli agricoltori poco prima che iniziasse la guerra o in tempo di guerra ne ho conosciute, e ne ho conosciute nel primo caso e ne conosco nel secondo. -
Tutto il resto l'ho già spiegato una volta e non mi metto certo a ripeterlo. Chi ha voluto comprendere ha subito compreso (Melite).
A me invece fanno ridere tutte queste persone che vivono di social, che i problemi se li creano loro e quando la vita li mette di fronte a un problema vero, capitolano subito e si mettono a piangere (o a riversare tonnellate di messaggi su questo Forum ma alla fine.... udite udite, rimangono della loro idea di partenza).
E mi fa ridere anche che in un giorno un topic di questo forum cresca di dieci pagine dove una buona metà degli utenti si danno addosso l'uno con l'altro; non c'è che dire, son soddisfazioni.
Su una cosa invece ti do ragione; molti cinquantenni e sessantenni di oggi sono comunque nati in un periodo di benessere, hanno vissuto il 68 e magari hanno aderito alla contestazione (faceva figo...), hanno beneficiato del 6 politico e magari anche della laurea politica, sono cresciuti credendo che "tutto gli fosse dovuto" e nel loro caso, non a torto; hanno avuto il "posto fisso" goduto di stipendi che un giovane di oggi vede con il cannochiale, ma ora, anche loro si ammazzano di social.. e per loro trovarsi tolta un'amicizia su F.B. è un vero dramma: -
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Certo certo, perchè secondo te erano tutti volontari?
Ma se da quando se la coscrizione obbligatoria è stata introdotta da Napoleone Bonaparte.
Nella guerra 1914/18 la gran maggioranza erano precettati, non avevano alternative.
Poi sono io che vivo nel mondo delle favole.
Certo, certo. Come no.. -
Ma che vuol dire vivere di social?
Oggi i social esistono è un dato di fatto e vengono usati da quasi tutti, di entrambi i sessi e da persone di varia generazione.
Non sono di certo la fogna dove vivono solo gli uomini 30 enni.
Capiamoci, sono gli uomini 30 enni ad essere dei rammolliti, o tutte le persone di entrambi i sessi che vivono oggi ad essere piu' rammolliti di chi ha vissuto 100 anni fa.
Perchè sono 2 affermazioni ben diverse.
Secondo me semplicemente gli uomini e le donne di oggi vivono la loro epoca, con vantaggi e problemi che non c'erano negli anni 20 del secolo scorso e non c'erano negli anni 60/70.
Facciamo sicuramente una vita fisicamente meno impegnativa degli uomini e delle donne nati nel 900, ma come dici tu stesso, al di la di alcune differenze opinabili, la nostra vita non è affatto piu' semplice di chi è nato 20 anni prima di noi.
Eppure al di la della diatriba uomo/donna, è un discorso che sento spesso. ti faccio un esempio completamente diverso. Nel mio settore lavorativo, i professionisti che oggi hanno 60 anni, dicono che al loro tempo, con le attrezzature del tempo era piu' difficile lavorare.
E fin qui è vero.
Fanno poi un collegamento, per dire che loro erano molto piu' bravi, e noi che invece lavoriamo oggi siamo delle mezze seghe.
Ma è un parallelo ridicolo, perchè oggi è vero che abbiamo attrezzature e tecnologie molto superiori, ma allo stesso tempo, il livello del lavoro che dobbiamo produrre per qualità e volume è IMMENSAMENTE superiore.
Abbiamo anche una concorrenza molto piu' spietata e variegata. E' semplicemente una condizione diversa, non piu' facile.
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