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Esatto, una donna non verrà mai accusata di misandria quando criticherà un uomo. Ma poi, per qual motivo le critiche di chi ha o ha avuto relazioni dovrebbero essere le uniche degne di credibilità? C'è del sessismo anche qui. Perchè giustamente, quelli che non hanno mai avuto "contatti" con le donne le criticano perchè sono sfigati, non c'è altra spiegazione, la volpe che non arriva all'uva, e questo porta anche alla conclusione che il maschio che non cucca è un fallito
Quindi tutto ciò che io scrivo non merita considerazione perchè tanto è pura misoginia derivante dal mio essere vergine e single, giusto? Comodo
Chiaramente, anche in questo caso, a parti inverse nessuno si sognerebbe di accusare la ragazza di misandria e di criticare perchè non acchiappa
Ovviamente, ho preso spunto da questo commento ma so che non era quello che intendeva l'autore (Firecatcher), ma in qualche modo mi sono sentito chiamato in causa e ne ho approfittato per esternare questo mio disappunto riguardo questa tematicaFingete che qui ci sia una bestemmia -
Eh? Ma che c'entra questo col mio discorso? Non occorre mica la leva obbligatoria per essere ammaliati dalle promesse di gloria ed eroismo. Quanti fossero obbligati ad andare al fronte senza volerlo e quanti ci credessero davvero non posso dirlo io e non puoi dirlo neanche tu, ma nella storia gli eserciti che combattevano senza un'ideologia a guidarli non hanno mai fatto granché. Vedi i mercenari.
Quel che è certo è che nessuna delle due cose ti rende automaticamente "vero uomo" come pensa qualcuno (definizione che non significa niente).Ultima modifica di BenShapiro; 21-11-2020 alle 01:00
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Il disprezzo che provo verso questa foltissima (purtroppo) categoria di uomo è immenso, li schifo con tutto me stesso. Lo capisci subito che a loro non importa realmente la questione ma scrivono ciò le donne vorrebbero leggere per ricevere consensi e sperare in una qualche ricompensa. Se oggi c'è tutta questa disparità e doppiopesismo a discapito dell'uomo è anche colpa di questi elementi, che sono quelli che se fai leggere loro un articolo di una donna matta che nella notte taglia il piffero al suo uomo se la ridono insieme alle donne (anche loro ipocrite quando si tratta di violenza), anzichè protestare e volere che certi episodi ricevessero lo stesso clamore mediatico che si verifica a parti inverse
Certo, è pur vero che nella società in cui viviamo oggi, se critichi una donna e non ti adegui al gregge, sei un misogino ed è sicuramente una bruttissima etichetta, quindi potrei anche capire che il maschio ha paura di bruciarsi eventualmente le conoscenze future e allora o tace o fa buon viso a cattivo gioco
Io stesso non sono sicuro che parlerei in questi termini se mi trovassi ad affrontare queste tematiche dal vivo, perchè sarei spaventato a morte all'idea di essere additato come misogino da femmine e maschi lecchini a seguito e di conseguenza allontanato
Però poi ti accorgi che quella stessa società che ti tappa la bocca è composta anche da uomini, che hanno permesso che tutto ciò accadesse e che si arrivasse a questa situazione. Quindi diciamo che è un po un cane che si morde la coda ecco
Ancora una volta mi scuso se ho utilizzato un tuo commento andando un po Off Topic 😅Fingete che qui ci sia una bestemmia -
Prendendo spunto dalla tua frase "Quelli che morivano in guerra erano pedine sacrificabili alle quali veniva promessa gloria vana in cambio della disponibilità a morire per gli interessi del paese d'origine." ho inteso che queste persone, in cambio di promesse di gloria, dessero la loro disponibilità a morire, arruolandosi quindi come volontari; di ho replicato che in realtà chi si arruolava volontario rappresentava allora un'aliquota molto ridotta rispetto ai coscritti.
Comunque su una cosa sono d'accordo con te, l'essere stati in guerra non è che ti rendesse automaticamente un "vero uomo", c'era chi disertava, o chi, molto più semplicemente si imboscava, sparendo sistematicamente quando si trattava di andare all'assalto; sicuramente non mi metterò a raccontare qui i ricordi di mio nonno, che quella guerra l'ha fatta, mi limiterò dire che considero illuminante, a tal riguardo il film "la Grande Guerra" con Alberto Sordi e Vittorio Gassman. -
Ma guarda che BehShapiro non si riferiva ai volontari quando parlava di promesse di gloria eh. Parlava del fatto che la nazione li obbligava ad arruolarsi nel nome della patria ("gloria ed eroismo"), quando invece lo stavani facendo nel nome del potentato di turno, come per oggi i volontari.
Ultima modifica di Firecatcher; 21-11-2020 alle 01:36
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@ Franz: poi comunque ero partito con "gli avamposti sulle alpi tra Italia e Austria in alta quota a 2000 + 2500 anche 3000 metri erano tenuti da ragazzi di 20,22,23,24 anni che il più delle volte morivano per il freddo, la fame, le ferite che non potevano essere curate perchè i medici lassù non c'erano, per un piede messo in fallo su un sentiero, molto più spesso che per i proiettili del nemico. Andavano in guerra che erano ragazzi di 20,22,23,24 e tornavano dopo qualche anno che erano uomini di 50, certo, se tornavano" perchè in quegli avamposti ci mandavano i ragazzi più giovani.
E attenzione, lì era uno scenario diverso anche dalla guerra in trincea, perchè lì era una guerra tutta particolare, eri isolato in una baracca in alta quota con qualche altro soldato, stop. Un semplice ascesso ad un dente te lo dovevi tenere. Avevi fame? Finita la tua razione te la dovevi tenere. Volevi dormire? Il più delle volte si dormiva su assi di legno ,se non per terra. Da qui mi viene il paragone rispetto al giorno d'oggi, dove sempre più spesso ci si lamenta "di gamba sana" e allora invito tutti quelli che si lamentano dei mali di oggi a pensare, ogni tanto a tutti quei sacrifici che hanno dovuto fare queste persone.Ultima modifica di Maggiolo; 21-11-2020 alle 01:57
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Ed esattamente la stessa cosa vale per gli uomini che si lamentano di non trovare nessuna, intendono nessuna che piaccia loro, mica una cessa.
E quelli che si mettono con una che non li soddisfa, poi vengono qui a sfogarsi, poverini.
Per questo questi discorsi sono così ridicoli, perché non vi rendete conto di quanto siano anche vostri i comportamenti che criticate negli altri.. è impressionante vedere persone così poco consapevoli.
Anche io ho rifiutato qualche ragazza, ma se l'ho rifiutata è perchè davvero non mi piaceva. Sto cercando un modo delicato per dirlo, ma se rifiuti una ragazza è perchè è a livello disastroso.
E poi non sono cosí tante quelle che si sono fatte avanti.
Possiamo dire la stessa coss delle ragazze? Cioè che rifiutano solo quei casi disastrosi senza speranza?
Non mi sembra.
Parlo sempre di donne e uomini nella media. Poi se il superfigo rifiuta una ragszza carina è un altro discorso.
Quello che mi fa impazzire è che si discute anche su verità ovvie. Bisogna sempre ripetere le stesse cose.
L'altra volta c'è stato bisogno di ripetere che un uomo ricco e bello ha piú possibilità di uno brutto e senza soldi.
E qualcuno non era d'accordo.
Adesso dobbiamo anche ripetere che una donna ha piú corteggiatori ed è piú pretenziosa di un uomo?
Sul serio non siamo d'accordo su questo? -
Ma questo assolutamente.
Abbiamo un tenore di vita che gli uomini e donne di 100 anni fa complici anche le guerre si potevano solo sognare.
Facevano lavori duri, non avevano nemmeno un decimo delle cose che abbiamo adesso.
In meno di un secolo il tipo di vita che fa la persona media è cambiato totalmente. Si può dire che è cambiato di piu' dal 1920 rispetto al 2020 che nei mille anni precedenti.
Però questo è completamente un altro discorso, intanto perchè l'uomo si "adatta", con i dovuti accorgimenti io credo che se fosse l'unica possibilità un uomo riuscirebbe ad abituarsi ad una vita fatta di lavoro duro, pochi svaghi e sacrifici. Diverso è il discorso della guerra, ma lì o ti adatti o muori, e davanti alla possibilità di morire in tanti tirano fuori risorse che nemmeno pensano di avere.
Se vogliamo fare un appunto sulla generazione attuale, dalla mia in poi, io penso che godiamo di una letteratura che in certi versi è veramente assurda.
Sembra che siamo una generazione di nullafacenti, eppure io tutti questi nullafacenti non li conosco mica.
Paradossalmente siamo l'unica generazione dell'ultimo secolo ad aver visto peggiorare la propria situazione lavorativa ed economica, sicuramente rispetto ai nostri genitori, ma in misura diversa anche rispetto ai nostri nonni. Mio nonno faceva l'impiegato, ha iniziato con quel lavoro e lo ha portato fino e la pensione, con i quei soldi è riuscito a fare una casa per se ed una per ognuno dei suoi figli. Quanti oggi non hanno questa possibilità? Probabilmente ho visto piu' cambiamenti lavorativi io in 16 anni di lavoro che lui in tutta la sua vita. E non sempre per demeriti miei, la storia è lunga, te ne dico solo 2, un lavoro da dipendente perso a seguito della crisi post 2006 (chiusura azienda), ed un altro in proprio pesantemente danneggiato da questi 2 lockdown, ma la lista è lunga.
E' vero che raramente facciamo lavori manuali e fisici, è pur vero che... intanto è quello che ci hanno insegnato, in seconda battuta il mondo del lavoro oggi è questo, a scaricare cassette di frutta al mercato non ci paghi manco l'affitto di un monolocale, se sei bravo a fare video di yt ti puoi alzare tranquillamente 50k l'anno.
In ogni caso il tema di tutto questo non era un confronto tra la durezza della vita quotidiana di uomini e donne di oggi, rispetto a chi ha fatto le guerre.
Ma tra i rapporti tra uomini e donne oggi. Che così come tante altre cose sono cambiate. Poi in che direzione ognuno ha la sua opinione.
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