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@flair
È difficile ragionare e improntare I propri problemi/considerazioni in compartimenti stagni. Una cosa che ti accade influenza inevitabilmente il tuo approccio alla vita e alla visione del mondo. Non siamo macchine che resettiamo la memoria..
Non capisco come concretamente fai a mantenere la giusta distanza..
"Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
@solarz
Quello che mi manca di più è la spensieratezza, la leggerezza. Mi sento gravata da molte cose, da molti progetti/obiettivi da portare avanti.
Le persone?Le persone sono ininfluenti, ho smesso di dare importanza alle persone tanto tempo fa. È gente che occupa una spazio e che al massimo può avere importanza per me, nel momento in cui concretamente apporta una miglioria alla mia vita.
Non è questione di spazio, o di persone. È questione di cose che mi sono successe e che mi hanno cambiato. Sono una che si adatta e che sopravvive, ma ho accumulato molta fatica e disillusione dentro. Vorrei magicamente che tutto sparisse, vorrei avere un animo diverso"Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
Questi tuoi pensieri sono molto importanti, forse sbaglio ma probabilmente ora come dici tu" hai smesso di dare importanza alle persone" ma forse prima la davi...
Forse hai perso una persona davvero importante e questo ha lasciato una grossa sofferenza in te.
Forse quando vuoi bene ad una persona e la perdi in modo traumatico ( a seguito di una malattia o una morte violenta) non riesci mai completamente a dimenticare il dolore( e ad accettare il fatto che non ci sia più) e ti sembra che tutte le altre persone che ti circondano " occupano uno spazio"e nessuna potrà sostituirla/lo ; ma forse ognuno di noi le sue sofferenze le ha, proprio come le hai tu.
Ci sono persone fredde, superficiali e sciocche ma a questo mondo ci sono anche persone che hanno amato perso, pianto e sofferto proprio come te.
A volte il susseguirsi di fatti negativi accumula in noi stanchezza.
Sai anche le persone forti vacillano e a volte meglio aprirsi al dolore ...si scaricano i nervi.
Non si deve essere per forza forti , a volte si è stanchi di fare i forti e sopravvivere e allora a mio parere in quel momento bisogna fermarsi e pensare solo a sé stessi , buttare fuori questo malessere e fare ciò che l'istinto ci dice.
Probabilmente non ti sono stato d'aiuto ma per qualcuno là fuori tu sei importante. A volte basta allungare una mano per trovarne un'altra che può esserti d'aiuto.
Ti auguro davvero ogni bene." Non parlare mai di Amore e Pace: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso !" ( Jim Morrison)
" Gli animali non si preoccupano del Paradiso o dell'Inferno. Nemmeno io, forse è per questo che andiamo d'accordo. " ( Charles Bukowski) -
Mi sento esattamente così, ho perso una persona a me cara quasi un anno fa. Prima di allora non ero stata toccata così da vicino dalla morte e soprattutto forse nell’ingenuità della gioventù vedevo la morte come un concetto lontano anni luce da me.
Chiaramente la mia vita va e deve andare avanti e ironicamente le cose nella mia vita vanno meglio ora che prima e tutto si sta sistemando. Faccio del mio meglio per non pensarci.
Eppure mi basta un niente per ricordarmi della persona e mi prende lo sconforto totale e la paura.
Luoghi che prima mi davano pace e serenità ora mi creano angoscia. Qualcosa è cambiato per sempre.
Però si va avanti, penso che il tempo sia la miglior cura. E anche tenersi sempre impegnati aiuta.Optimist: Someone who figures that taking a step backward after taking a step forward is not a disaster, it's more like a cha-cha. -
... convengo con te ... anche io dopo brutte situazioni che mi hanno portato ad un blocco mentale per un mesetto ... giudico meno ... ma avendo acquisito maggiore consapevolezza dell'essere umano ... ora leggendo o ascoltando i soliti schemi comportamentali ... prendo di più per il kyulo le persone ottuse ... senza logica né buon senso ... capisco di risultare inopportuno ed odioso ... ma non so che farci ... capisco tutti e non condanno nessuno ... ma è più forte di me e non riesco a non prenderli per il kyulo ... magari in maniera divertente o irriverente ...
... another perspective ...
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Cara Antasia, quando non si può tornare indietro, occorre andare avanti. Ora non puoi riavere la leggerezza d'animo che ti faceva andare nel mondo sentendoti quasi senza peso, ma la bellezza e la leggerezza di quei singoli momenti di grazia che capitano anche nella quotidianità dei meno fortunati sono lì per te, per essere colti da te.
Tra i progetti, i doveri, gli obblighi che gravano su di te, trova qualche attimo per guardare in punti inosservati e sorprenderti. -
Come penso tutti o quasi, ho vissuto anche io lutti e distacchi tra cui un suicidio di un mio compagno di classe quando ero in seconda superiore ed io stessa mi sono ritrovata dall'essere una persona con una salute di ferro a scampare alla morte in una notte di cui, a distanza di 4 anni, faccio ancora fatica a comprenderne le dinamiche.
Io non posso e non voglio sentirmi responsabile di ciò che non mi compete e di cui non ho alcuna gestione, posso solo prendere atto della situazione e tenere sotto controllo il mio.
E' normale che se mi sovraccarico delle problematiche degli altri alla fine sarò coinvolta in prima persona, senza tra l'altro poter agire come vorrei perchè comunque è sempre l'altro quello che ha in mano la sua situazione.
Come faccio a mantenere la distanza?
Non so, io penso che ognuno di noi ha una propria modalità di reazione alle situazioni ed io ho sviluppato questa, mentre tu hai la tua ... ognuno reagisce come riesce anche in base al proprio modo di essere e ai propri obiettivi di vita, ed il mio implica una vita piena. Non voglio spegnermi e non permetterò mai a nessuno e a nulla di farlo. -
... è difficile ... ci vuole molto esercizio e disciplina mentale ... si incontrano problemi od opportunità continuamente ... possiamo avere già risposte e risolviamo al volo il problema e cogliamo subito l'opportunità che ne deriva ... ma a volte il problema è troppo complesso ... non si ha l'abilità logica necessaria per risolverlo ... allora lo si deve riporre in un contenitore e lasciarlo lì ... ignorandolo ma considerando se siamo cresciuti abbastanza per riuscire a dividerlo in sottoproblemi che siamo capaci di risolvere ... diciamo che è il metodo che si usa in informatica ... ovviamente non si può sapere tutto ... ma ogni giorno si progredisce sia nello studio che nell'applicazione pratica di routine che migliorano l'algoritmo ...
... spesso ci si arrende al problema troppo grande per noi ... e si rinuncia a crescere ad evolversi ... perché non si è messa abbastanza alla prova la propria resilienza da giovani ... quando si parla di bamboccioni ... si deve anche considerare che quando da giovani si è ecceduto in prudenza ci siamo condannati ad essere bamboccioni ... non sono solo i genitori che rendoni i figli bamboccioni ... ad una certa età (più o meno 20 anni) è il rifiuto delle sfide rischiose che ci impedisce di rafforzare la resilienza ...
... ad es. si parla spesso di empatia ... ok ma siamo capaci di empatia sulla base solida di nostre esperienze o di debolezze accettate?
... una cosa che ti accade può essere anticipatamente considerata e si può essere pronti ad evitare che influenzi inevitabilmente l'approccio alla vita e alla visione del mondo ... devi considerare che non siamo i primi che fanno prime esperienze ... studiare osservare ascoltare ... bere avidamente esperienze di altri è possibile e nel 2020 è anche facile perché abbiamo un eccesso di dati in input ... ci basta selezionarli con calma e consapevolezza ... questo permette di anticipare le conseguenze dell'evento doloroso o del problema complesso ...
... è proprio la leggerezza che è dannosa perché non permette di arrivare alla propria consapevolezza ... dobbiamo prenderci dannatamente sul serio ... altro che leggerezza ...
... ultima cosa ... invece siamo proprio macchine che possono resettare i processi e riscrivere i programmi ... siamo robot biochimici ... ma sostanzialmente il nostro cervello è un computer che comanda consciamente ed inconsciamente il corpo ... è l'energia di vita che ci rende consapevoli e diversi dalle macchine elettromeccaniche ...... another perspective ...
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Wow, Flair, complimenti. Tante paole sagge. Ci sei arrivata da sola?
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Esattamente come te. Doversi ridimensionare, adattare alle carte che ti ha dato la vita, può essere davvero difficile. All'inizio c'è il rifiuto perchè non era questo che avevi in programma, non era così che sognavi la tua esistenza. Ma poi devi rassegnarti e regolarti di conseguenza. Certo, questo ti porta anche ad essere morto dentro, a ricoprire un ruolo che non volevi ma che tuo malgrado sei costretto ad accettare, per vivere. E' l'amara consapevolezza che non sarai mai ciò che avresti voluto essere, è la presa di coscienza della sconfitta. Ma ancora peggio, è il fatto che tu non puoi fare niente per cambiare le cose, lo devi subire, accettare e basta, o questo o nulla
Sì, lo so cosa significa, sia essere morti dentro sia dover rivalutare la propria vita
Non è facile ma probabilmente è meglio della morte...almeno credoFingete che qui ci sia una bestemmia
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