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La fortuna
Se si ha la fortuna di avere … il bel faccino, un lavoro, una donna, una posizione sociale … si può aspirare a …
La fortuna si è accanita su Tizio.
Tizio è in difficoltà per colpa della sfortuna che lo ha abbandonato.
Anche chi ce l’ha fatta, nonostante non avesse le condizioni di partenza non fossero disponibili, ha comunque avuto la fortuna dalla sua parte.
Alcuni invece dicono che la fortuna è credere di essere fortunati.
A questo punto mi domando:
Cosa si intendete per fortuna?
L’uomo è artefice del suo destino oppure la fortuna è cieca?
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Bella domanda ...
La fortuna è un fattore non dipendente da noi su cui non si può contare ... ovviamente. Io mi sento fortunata per tanti aspetti della mia vita ma anche molto sfortunata per altri aspetti. Non so se tutte le persone vanno più o meno in pareggio ... ma mi sono fatta questa idea.
Ritengo però che l'uomo non possa essere artefice del suo destino perché le parti della sua vita che può pilotare e controllare sono molto poche. Gran parte della nostra vita dipende anche da altre persone e da scelte che non facciamo noi. Gli obiettivi che possiamo porci devono essere realizzabili ... se i nostri obiettivi dipendono da altri, non siamo più noi artefici. -
Io penso che più una persona si fa il mazzo e maggiori saranno le possibilità di arrivare a raggiungere i suoi obiettivi (in qualunque campo).
Detto ciò, dalla fortuna, intesa come caso favorente un determinato accadimento, non si può prescindere, mai.
Che sia il non subire un guasto alla macchina il giorno del colloquio di lavoro, il decidere di andare in un determinato locale la sera in cui si incontrerà il futuro marito o anche semplicemente l'essere nati in Italia e non in un campo profughi in Giordania.. è tutta una questione di fortuna.
...poi ci sarebbe tutta la teoria del determinismo ontologico che, quando viene sviluppata, risulta ai miei occhi assolutamente logica e sensata ma, allo stesso tempo, va contro qualunque principio fondativo della nostra società, quindi boh, mi è difficile contemplarlo seriamente.
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Io credo che noi possiamo fare tanto per determinare il nostro futuro. Poi la fortuna ci può aiutare oppure no; a volte si mette di traverso, ma comunque le nostre possibilità di manovra rimangono ampie.
Questo, però, vale solo partendo da una situazione che magari per noi è normale e invece sarebbe da considerare come favorevole, come quella di nascere in un paese democratico e in cui non si fa la fame o di non avere gravi malattie. -
Grosso modo la penso come @trale, @liz23 e @NiccolòMachiavelli.
Esiste la "virtù" ovverosia la capacità di adattarsi alle diverse circostanze cambiando il proprio atteggiamento.
Altrimenti è tutto troppo facile e comodo. -
Io per fortuna intendo quell'insieme di fattori che ci permettono di ottenere dei vantaggi indipendentemente dalla nostra volontà. Noi con la nostra volontà ed il nostro impegno possiamo sicuramente "aiutare" la fortuna, ad esempio se non fumiamo è meno probabile che ci ammaleremo di cancro ai polmoni, oppure se abbiamo un buon posto di lavoro è più probabile che avremo una vita più agiata. Tuttavia credo che la fortuna giochi un ruolo determinante nella vita delle persone e che spesso la nostra volontà non possa fare più di tanto, perchè esiste sempre l'imponderabile, sia in negativo: malattie, incidenti, crisi economica, catastrofi naturali, ecc, ma anche in positivo: avere una salute di ferro, vincere alla lotteria, incontrare il partner ideale, ecc.
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la fortuna è per me la casualità favorevole
il resto cioè destino bla bla è religione
certo come no, infatti è noto che nel neoliberismo si cerca di proteggere le parti più deboli di estrazione sociale, dando a tutti le stesse possibilità; vallo a dire agli operai della fiat con turni, e in cassa integrazione
l'unico modo che hanno di influire sul futuro non è molto ortodosso -
quanta ingenuità; sì, bisogna però intendere come, cioè cosa si è fatto esattamente in concreto per raggiungerli da parte di chi ha successo (non viene mai detto, chissà perchè) perchè nessuno crede alla storiella di briatore che si è fatto da solo di umili origini
se così fosse avremmo gli operai a capo delle aziende, e diversi dirigenti a pulire i bagni
quindi mi sa che non è la fatica il metro del successo o dell'introito, così ad occhioUltima modifica di Sousuke; 30-03-2018 alle 17:18
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dimentichi un piccolo particolare
chi può muovere oppure ordinare agli altri, da cui dipende il proprio successo
nessuna persona milionaria nell'attuale economia si è fatta da sola senza dipendere dalle volontà altrui,
per il semplice motivo che se i terzi verso di lui avessero preso in mano i forconi a quest'ora avrebbe la sua foto su una lapide, anzichè sui giornali
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