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Per il resto, se è vero che nessuno sa mai come potrà andare a finire una storia, è anche vero che si dovrebbe pure vivere con gli occhi bene aperti, e cercare di non sottovalutare alcuni indizi e spie, che sono rivelatori di qualcosa che non va nella coppia e che presto o tardi porterà a dei problemi.
Sono dell'opinione che molte persone se la raccontano, e decidono consapevolmente di non affrontare i problemi, di non vederli affatto, sperando che si risolveranno spontaneamente da soli, o per effetto della provvidenza, o magari con il passare del tempo.
"Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
Perdonami tu, ma chi ha mai detto che bisogna ritrovarsi nelle mie scelte di vita? Io ho solo esposto ciò che ho passato.
Io ho una mia azienda con una mia stabilità economica, non sono sicura al 100%che mio marito non mi farà soffrire e non ho paura della solitudine.
Non ho bisogno di amici in più per bere una birra o per farmi una scop*** ogni tanto..
Semplicemente,forse per cose mie successe in passato, mi portano a dire che l’amore puro non esiste, ma per me! Ma sto bene così, con un matrimonio in cui nessuno dei due è infelice,perché in ogni caso possiamo contare l’uno sull’altra.
Io non sono condannata in una vita che non voglio e nemmeno mio marito. Credimi che non avrei il minimo problema ad andarmene via se fossi completamente infelice.
Non è che scelgo di non amare, non mi viene proprio.. -
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@ludo sui tradimenti
Forse è semplicemente voglia, se uno ha mangiato sempre e solo pandoro, di provare il panettone. Molto umano. Più o meno condivisibile.Welcome Home -
@Hannibal
La tua breve storia triste è veramente triste. Io credo che la maggioranza non siano capaci di restare fedeli a loro stessi in primis.
Quando uno si sposa dovrebbe almeno in teoria sapere che potrebbero esserci delle crisi. L'impegno del matrimonio è anche la volontà di curare il matrimonio quando si ammala, scegliersi giorno per giorno, essere consapevoli che quella persona potrà avere giorni no o cambiare. Per fortuna siamo creature che possono rimodellarsi, reinventarsi, evolvere, non siamo condannati alla staticità. E nemmeno all'infelicità. Molte volte chi è infelice se la crea da solo.
Questo per dire che la ricetta perfetta non esiste, ognuno ha la sua, il suo giusto mix, il suo segreto. Si è fortunati quando si trova un'altra persona aperta e curiosa, disposta a conoscere anche quello che non conosce, prima di scaricarlo.
E poi: tutti a giudicare il tradimento, senza se e senza ma. Mentre tutti sono invece pronti ad accettare la fine di un matrimonio se uno non si definisce più innamorato.
A me queste prese di posizione fanno teoricamente paura: indicano la predisposizione a prevarica e a farsi prevaricare di conseguenza.
Sarebbe bello avere almeno dei dubbi.Welcome Home -
@Ludo, del tuo messaggio mi spiace leggere la tua frase "sono una persona arida me ne rendo conto": mi sembra tu sia troppo severa con te stessa. Nel momento stesso in cui scrivi che hai delle amicizie salde, che nella vita di cose ne hai fatte e costruite, che ti impegni, che comunque cerchi di fare il bene...non pare affatto che tu sia una persona incapace di provare emozioni. Non sei arida!
Quanto al resto, beh avendo tradito pure io, figurati se mi metto a giudicare gli altri (mai fatto neppure prima, del resto) o a fare tanta teoria e parlare di massimi sistemi, come se la vita di coppia fosse un'espressione di matematica che va risolta secondo il suo procedimento e regole, e porta a quel determinato risultato.
Solo una cosa mi permetto di dire, per quanto possa sembrare banale: l'amore può capitare come no, ma nessuno può dire a priori che non esisterà mai. -
Credo che, semplicemente, sia difficile avere una relazione duratura, qualunque siano le condizioni di partenza. Certo, iniziare con una scarsa esperienza di vita e quindi di conoscenza di sé stessi lo rende ancora più difficile, ma lo è sempre.
Da quando il matrimonio o convivenza che sia non è più legato a un'esigenza familiare e economica e soggetto, dunque, a regole che servono a preservare questi interessi, ma è un'unione che vuole essere d'amore è ancora più difficile.
Molti di noi sono destinati a sposarsi più di una volta nella vita, i più fortunati riescono a "risposare" la stessa persona più volte nlla vita, superando quelle crisi e quei tradimenti, che sono solo le infedeltà, a cui tutti siamo soggetti. -
È vero ne ho costruite di cose solide e durature..
forse sai cosa? Mi spaventa tanto l’amore. Tantissimo.
Quando dico che sono arida, è perché scelgo di essere così, mettendo muri e scegliendo di non provare niente, evito di soffrire.
Ti devo ringraziare però! Questo confronto con te mi piace molto! -
Qualcuno pensa ancora che sia Erik555 ipercritico nei confronti delle generazioni vwxyz e successive? Stando alla filippica di Hannibal essi non avrebbero praticamente consapevolezza di nulla, a cominciare da sé stessi per continuare con tutto ciò che è affettività e relazione, vita a due ( impossibile definire “famiglia” il vago fantasma formato dalla coppia di ego inconsistenti descritto da H.) , maternità, paternità eccetera. Nessuna speranza, possibilità di redenzione.Figlioli, fatevene una ragione, la famiglia del Mulino Bianco non esiste nemmeno più, sostituita dalle bizzarre estemporanee presenze della Mutti, dalla sitter americana-giapponese ai trentenni che buttano un libro cartaceo sulle pale del ventilatore. In mezzo forse la nonna seceliana vaccinata che abbraccia la figlia attraverso il domopak. Spetta a voi ricomporre un quadro comprensibile.
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Facevo un discorso sull'amore con la mia amica tempo fa.
A volte l' amore fa paura.
Si ha paura di diventare troppo fragili, di soffrire di più e di conseguenza ci si costruisce una sorta di corazza.
Ne vale la pena?
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