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"Premier, balzo a 5,4 miliardi. Più del doppio dei ricavi della Serie A
I club inglesi segnano un altro record fatturato, quelli italiani sono lontani (2,4 miliardi) ma il rapporto si inverte sulle plusvalenze... Il gap tra leghe entra nelle riflessioni sulla Champions
La Premier League continua a giocare un campionato tutto suo. Gli ultimi dati sono eloquenti: nel 2017-18 il fatturato dei 20 club britannici, al netto delle plusvalenze, è salito a 5,4 miliardi di euro. Incrociando i numeri inglesi dello studio di Deloitte con quelli italiani della Gazzetta balza all’occhio la distanza siderale con la Serie A, i cui ricavi si attestano a 2,4 miliardi. Praticamente meno della metà.
Il record di entrate della Premier è attribuibile in parte alla presenza eccezionale di cinque squadre d’Oltremanica nella Champions della scorsa stagione, con conseguente boom dei premi Uefa. Ma sono anche cresciute le altre voci: +8% lo stadio, +12% il commerciale. La Premier ha un format di successo ormai consolidato su scala globale e non accenna a rallentare. L’esempio? Il Tottenham ha già segnato nel 2017-18 il primato personale di ricavi (430 milioni, più dei 411 della Juventus, leader in Italia) e si appresta a raccogliere i frutti del nuovo stadio inaugurato ad aprile, il cui investimento complessivo è stato superiore al miliardo.
Tutto questo si traduce in potere di spesa. I club di Premier sono arrivati a spendere 3,3 miliardi in stipendi contro gli 1,5 miliardi della Serie A e continuano a macinare profitti senza abusare delle plusvalenze, che sono meno della metà di quelle realizzate dai club italiani (340 a 730 milioni): il risultato aggregato prima delle imposte è positivo per quasi mezzo miliardo (450 milioni) mentre la Serie A è in rosso (88 milioni al netto delle tasse).
L’incredibile forza economica della Premier e i ritardi accumulati dalla Serie A, lontana anche dai livelli di Liga e Bundesliga, disegnano una geografia dell’Europa calcistica nettamente contrastante: gap di valori che vanno tenuti in considerazione nei ragionamenti che si stanno facendo in questi giorni a proposito del futuro della Champions League. Le sperequazioni ci sono a livello di club, ma anche a livello di leghe. È il calcio business, bellezza."
... e tutto come per le donne per dimostrare l'ovvio: per vincere servono soldi. Vincendo, arrivano altri soldi in un circolo virtuoso. La storia dei club richiama investitori di un certo tipo, ovviamente il bacino di utenza conta, le grandi squadre nascono in grandi città. Questo fa si che in anni bui dove vinci meno, calano gli introiti legati ai risultati, ma rimane relativamente alta la componenente legata al "marchio", per cui non vai in caduta libera ... sta di fatto che evidentemente, senza soldi non si vince. E quando vinci arrivano ancora più soldi e il gap tende ad aumentare invece che diminuire. Che poi, stringi stringi, è il succo del capitalismo.
Ultima modifica di Berlin__; 15-05-2019 alle 17:53
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Questi pseudo luminari della macroeconomia applicata al calcio non fanno che confermare quanto è sempre successo.
Da che calcio è calcio, le uniche nazioni a interrompere il dominio delle cinque superpotenze europee da te citate sono state Olanda (4 Ajax, 1 Psv Eindhoven, 1 Feyenoord), Portogallo (2 Benfica, 2 Porto), Jugoslavia (1 Stella Rossa), Scozia (1 Celtic) e Romania (1 Steaua): 13 successi in 63 edizioni!
Quindi niente di nuovo sotto il sole; se in un ambiente non c'è l'abitudine a vincere, semplicemente non si vince.
Anche questo è piuttosto scontato e dipende dalla formula più che dagli investimenti. Nel momento in cui 4 x 5 = 20 squadre delle superpotenze "colonizzano" la Coppa dei Campioni è infatti evidente che danno via libera alle compagini di seconda fascia impegnate in Coppa Uefa. Le quali, nota bene, essendo abituate a vincere (seppure solo in àmbito nazionale) spesso e volentieri hanno la meglio su chi, pur provenendo da campionati più competitivi e ricchi, si trova alle prese con traguardi più grandi di lui.Ultima modifica di crimar; 16-05-2019 alle 16:04
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CIAMBELLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI!
MEGLIO SOFFRIRE PER POI GIOIRE, CHE ILLUDERSI E POI MORIRE.
Fiero di aver fischiato "La Marsigliese"!
Il mondo è dei furbi, tutt'al più dei ricchi. Certo non degli onesti. -
oppure semplicemente da sempre si vince dove ci sono i soldi, perchè senza non si va da nessuna parte. A pochi interessa vincere il campionato scozzese con il Glasgow, c'è poca gloria. I soldi attraggono i migliori, e i migliori attraggono i migliori, prima che tutti i giocatori di calcio europei vadano a giocare in Cina dovranno spendere molti più soldi di cosi, idem per i paesi arabi. Ci vanno solo giocatori a fine carriera senza più stimoli. Chi può voler andare al Milan OGGI ? puoi trovare investitori ma un giocatore forte davvero va a giocare alla Juve, al Real, al Bayern, in Permier nelle solite note a prendere di più e giocare per traguardi come la Champions. Le cose cambiano solo se arriva un evento che distrugge gli equilibri: la Juve in B per esempio. O un cambio gestione e i soldi che finiscono, o le cose che iniziano ad andare male (vedi Inter e Milan) perchè i soldi vengono buttati, iniziano gli acquisti sbagliati, cambia la dirigenza. Le cose possono cambiare, ma i soldi sono la prima fonte per vincere qualcosa, non si vince certo con la storia e basta, altrimenti in Italia doveva vincere ancora la ProVercelli, e il PSG non avrebbe vinto 8 campionati di fila, nè il City o il Chelsea dal nulla avrebbero iniziato a lottare per cose che contano. In Europa evidentemente l'abitudine e la psiche contano, altrimenti non ti spieghi che il PSG venga eliminato in certi modi, la Juve perda le finali, il City non arrivi neanche vicino alle finali.
Sta di fatto che quello inglese di quest'anno non è un "exploit" dovuto a pianificazione, lavoro sulle giovanili o altro, è la raccolta "normale" di tutti i soldi che macina la premier.
... questo è in parte vero: la Coppa Campioni di un tempo aveva più spazio per le squadre comuniste considerando che partecipavano la Valletta, San Marino e squadre ridicole. Da quando tutte le migliori stanno li, vincono le squadre degli stessi paesi, per quanto sopra esposto. Ed anche per il fatto che all'interno della stessa nazione, la differenza tra le prime e le ultime si amplia, per cui tolte le prime 4 squadre, quelle a metà classifica sono peggio delle prime in Olanda o le seconde in Portogallo, ripescate in Europa League. -
Accidenti a te.👄siamo tutti bugiardini.... Amore Sally toccami la mano... scopiamo pure su questo divano😋👄.... Magari no😁.... . Scricciolo dove cacchio sei? 😍.... . Wow
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La Lazio vince la TIM CUP...con merito...
ma bisogns elogiare pure l'Atalanta ...
Si parla tanto di Gasperini...che rimane un ottimo allenatore...
ma di Inzaghino se ne parla meno...e non capisco...
Per me Inzaghino è allo stesso livello . .e senza offendere i laziali
merita un club più ambizioso.
WowAccidenti a te.👄siamo tutti bugiardini.... Amore Sally toccami la mano... scopiamo pure su questo divano😋👄.... Magari no😁.... . Scricciolo dove cacchio sei? 😍.... . Wow -
CIAMBELLINA NON TI DIMENTICHERO' MAI!
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Fiero di aver fischiato "La Marsigliese"!
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Tu dici che i soldi attraggono i migliori; io dico che i migliori attraggono i soldi. E' come discutere se sia nato prima l'uovo o la gallina solo che, a differenza di questo enigma irrisolvibile, il nostro caso è decisamente semplice dal momento che la tradizione delle grandi squadre (tutt'ora confermata) è nata quasi un secolo prima del calcio business.
Ma Bayern, Real e Juventus sono a tutti gli effetti grandi storiche, che nulla hanno da invidiare al Milan. E' chiaro che, a parità di tradizione e "fascino", un calciatore scelga la squadra dove può vincere e guadagnare di più. Ma se invece che le tre società blasonate da te citate, l'alternativa fosse l'Anzhi piuttosto che il Malaga o il Southampton della situazione, secondo te davvero qualcuno rinuncerebbe a indossare i colori rossoneri?
L'ultimo campionato vinto dalla Pro Vercelli risale al 1922. Si parla di calcio pionieristico; a quell'epoca neanche poteva esistere una tradizione dal momento che questo sport, almeno dalle nostre parti, era praticamente "un neonato in fasce"
Ripeto che Paris Saint Germain e Chelsea, anche prima di essere acquistate rispettivamente da Al Khelaifi e Abramovic, erano tutt'altro che outsider, avendo vinto ben 3 Coppe delle Coppe messe assieme. La vera eccezione è il City, che comunque in Europa continua a fallire miseramente.
Le inglesi quest'anno hanno fatto il vuoto vivendo una stagione straordinaria, ma guarda che anche senza monopolizzare le finali sono sempre state al vertice. A cavallo tra gli Anni Settanta e Ottanta, per esempio, le squadre d'Oltre Manica hanno vinto qualcosa come 6 Coppe dei Campioni di fila, portando sul trono d'Europa perfino Nottingham Forest e Aston Villa! E a quei tempi russi e arabi non dedicavano certo i loro investimenti al calcio.Ultima modifica di crimar; 16-05-2019 alle 19:25
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Ultimora.
Allegri non sarà più l'allenatore della Juventus.
Bene ...ne prendiamo atto .
Ma adesso chi sarà il nuovo allenatore ??
E parte il toto allenatore ...
Cmq un grazie a Mister Allegri ...le soddisfazioni vissute sono state molte ..e non sarà così facile dimenticare ...così come è stato con Conte
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