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@dedelind
si è parlato di messaggi, e sono stati riportati dei riferimenti a titolo esemplificativo di quello che ad oggi si ritengono essere le impalcature su cui poggia la società nella quale viviamo. La società prodotto della globalizzazione e dell'omologazione, molto lontana dai moti del 68 che tu vagheggi.
Che poi, se davvero di affrancazione dobbiamo parlare, o ancora, di genuino dissenso, dovremmo tutti fare fagotto, avviarci verso una vita eremitica sulla montagna e vivere del canto degli uccelli al mattino, e di ciò che offre la natura. Vivere da soggetti autarchici, isolati. Un pò assurdo se consideriamo la struttura dell'economia nella quale siamo immersi, e delle inevitabili conseguenze lavorative, sociali e culturali che ne sono derivate per tutti.
Sono messaggi che in maniera forte o silenziosa, condizionano il contesto e le relazioni in cui viviamo. E non stiamo assolutamente parlando di mode.
"Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
non sono d'accordo su queste conclusioni.
Non è vero che il concetto di autenticità si basa sul fatto che una donna NON si trucca.
L'unica cosa che conta è che ci sia la giusta sostanza e fedeltà ai propri obiettivi. Requisiti presenti anche dietro del fard e del rossetto."Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
Sia chiaro non critico la donna truccata, io stesso apprezzo molto il rossetto e lo trovo romantico sulla donna. Penso solo che la donna che non si trucca sia più coraggiosa e forte rispetto al sistema in cui viviamo(non sto dicendo che sia migliore o peggiore delle altre donne, dico solo che in parte combatte questo fenomeno dell'apparenza), non ha paura di mostrarsi per come è o di mostrare difetti, dimostra se stessa. È una donna in un certo senso impavida e autentica in quanto non ha bisogno di "apparire" di più o di meno, è semplicemente se stessa.
"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa"
"Dove l'amore impera, non c'è desiderio di potere, e dove il potere predomina, manca l'amore. L'uno è l'ombra dell'altro"
"Il progresso tecnologico è come dare un'ascia ad un pazzo criminale"
"Cos’è meglio, nascere direttamente buono, o sconfiggere la tua natura malvagia attraverso un grande sforzo?"
"Anche nei momenti bui, non possiamo rinunciare alle cose che ci rendono umani"
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Come al solito, per quanto la famiglia cerchi di educare, il bambino rimane infine condizionato dal sistema. Puoi provare a convincerlo che un determinato giocattolo non sia educativo, ma se tutti i suoi compagni di scuola ce l'hanno e lui no, accuserà un senso di inadeguatezza. La morbosità con cui si giudica l'aspetto esteriore che hai citato non è rivolta solo alle star ma a tutti noi, il rigore estetico è una mentalità collettiva alla quale bisogna omologarsi per sentirsi all'altezza, esattamente come quella di possedere il giocattolo per i compagni del bambino. Prendi per l'appunto i film: per quanto un'attrice possa essere brava, difficilmente raggiungerà il successo mondiale se non è un minimo attraente dal punto di vista estetico. Non ricordo tante attrici bruttine che abbiano lasciato un ricordo (mi vengono in mente Roseanne Bear e Kathy Bates, che infatti spesso hanno ruoli dove la non attrattività estetica condiziona la psicologia del personaggio), e idem per i maschi: gli eroi sono sempre alti, piazzati e muscolosi.
Quando si è parlato delle ragazzine che facevano i soldi solo chiacchierando in cam, ho espresso disappunto sul fenomeno perchè si tratta di una degenerazione di valori: se oggi la situazione convince una ragazza a far soldi così facilmente, immagina quanto diventi più difficile convincerla a puntare invece sulle sue qualità intellettuali e culturali, dato che lì si tratta di studiare e impegnarsi molto di più per vedere risultati meno redditizi almeno nell'immediato. -
@minsc
ma non è nemmeno quello.
L'assenza di trucco non può essere valutata come metro dell'essere impavidi. La sostanza la dimostri con l'argomentazione, con le tue azioni, con le conseguenze che riesci a gestire, con i risultati tangibili che produci. Una persona ad es. può avere la faccia pulita e non avere la fermezza di far valere le proprie opinioni."Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo."
"Non posso farci nulla: l'idea dell'infinito mi tormenta."
"Nell'impossibilità di poterci vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità." -
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Il trucco è un trucco, non mi piacciono i trucchi
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Ma cosa vuol dire la "società", cos'è la società?
Io non penso che esista una legge o un obbligo che costringe o consiglia le donne di curare particolarmente il loro look e di dover dare particolare peso al loro aspetto. La società quindi non impone nulla.
Se una donna, una qualunque donna, domani decidesse di curare molto poco il proprio aspetto, la società non gli direbbe nulla di particolare, la quasi totalità della popolazione se ne fregherebbe alla grande.
Puoi essere "obbligata" a farlo nel tuo ambiente lavorativo, ma nella maggior parte dei lavori è sufficiente un decoro ed una buona presenza.
Puoi essere obbligata dal tuo circolo sociale, ma questo dipende da chi frequenti, nel mio giro di amicizie attuali, siamo tutti molto "scialli" oggi pranzo tra amici (numero legale) ed eravamo tutti, donne comprese, vestiti comodi e senza trucchi particolari.
Ovvio ci sono giri dove in genere si usa stare particolarmente in tiro, ma al di la del fatto che vale per ambo i sessi, comunque il giro di amici te lo scegli tu.
Ovviamente ci possono essere pressioni familiari, ma quindi anche qui, non è una questione di "società". E comunque se hai una famiglia che fa pressioni perché il tuo look sia curatissimo, evidentemente c'è qualcosa che non va.
Magari è lo stesso ambiente che mette forti pressioni magari se non estetiche, ma professionali agli uomini.
Secondo me ci sono donne che si curano molto esteticamente, perché semplicemente gli conviene farlo. Perché si sentono più belle, più attraenti, perché in questo modo attirano le attenzioni di chi vogliono loro.
Poi se tra amiche si lanciano le frecciatine, su chi è più figa, beh di certo non è colpa della società. -
@Antasia
Cioè, o sei omologato o sei un eremita. Una consapevole via di mezzo, laconicamente esemplificata da "in media stat virtus" è chiedere troppo (per quelli come te). Me ne rendo conto.Wandi, Maslow, Spettrale...servirono il forum, celebravano il Bene. Declamiamo i loro nomi con orgoglio, e ricordiamoli, gonfi di cordoglio.
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Esistono anche quelli come me a cui piace la donna non truccata per una questione di gusti personali, non certo per dietrologie pseudofemministe.
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