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Bene, ti rispondo io. Per me è valso l'esatto contrario.
E alla fine, chi ha i soldi si fa pochi scrupoli poi a voltare gabbana, con una pernacchia alle rinunce dell'altr*. Insomma, al giorno d'oggi credo che la cosa più saggia sia essere indipendenti, perché anche il/la compagn* migliore può perdere la testa, pensare che magari si prende il Covid e muore e quindi decidere di realizzare i suoi sogni con qualcun* che gli piace di più. Sconsiglio anche di comprare casa insieme.
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@Hannibal, volente o nolente, se un uomo si trova nella condizione di lavorare poco o niente o comunque meno della sua compagna, la carriera della compagna la "agevola" per forza perché sennò non mangia. E succede questo ogni giorno, in tantissime coppie perché il lavoro non è più stabile come una volta e non mi risulta che gli uomini non siano toccati dalla precarietà lavorativa.
Non si dice perché per un uomo è una vergogna dire che è disoccupato o precario. Non lo dice nemmeno qui in anonimato, talmente è un tabù ... Dai non raccontiamoci frottole.
E sopportare un uomo che non lavora o lavora poco e che si sente inutile in casa, è una delle cose più difficili che esistano.
È questo il difficile. Cammini sulle uova perché se ti arrabbi perché la casa è sporca sembra che lo fai per rinfacciare il fatto che lui non lavora e allora pulisci tu la sera tardi per non farlo sentire in difetto. E chiaramente i rancori non possono che aumentare.
Ma non vedete che sul forum non esistono (apparentemente) uomini disoccupati o con un lavoro precario?
Poi aggiungo un'altra cosa, ci sono uomini che hanno 40 anni e si mettono con una ragazza di 25 ... Secondo te perché? Perché è più giovane e perché non hanno alcun interesse ad avere uno scambio intellettivo. E una donna giovane comunque, che carriera vuoi che abbia? Se studi, inizi appena verso i 30-32 anni ad alzare la testa. Io ho avuto due figli a 33 e 35 anni e sono andata al lavoro dopo 22 giorni che avevo partorito, stare seduta su una sedia era un supplizio ... Per dire. Mi svuotavo le tette nel bagno dell'ufficio. E non l'ho fatto per la "carriera" nonostante tutte le critiche a me come madre che mi sono piovute da ogni parte. L'ho fatto perché l'azienda di mio marito era fallita e se non avessi fatto così non avremmo mangiato.
Adesso veramente mi sono un po' rotta di tutte queste ipocrisie e lamentele degli uomini ... Che si adattino al loro nuovo ruolo così come mi sono adattata io a lavorare con ancora i punti nella vagina. Che palle tutte queste lamentele maschili ... -
Conosco personalmente tre coppie dove lei guadagna di più, una di queste sono io. Le altre due diciamo che sono situazioni un po’ particolari: la mia migliore amica sta con un ragazzo (che inizialmente era allo stesso livello del suo capo quindi guadagnava più di lei) che poi si è ammalato e combatte con la sua malattia da quasi due anni in cui non ha mai lavorato.
E l’altra è la mia coinquilina, suo marito alterna momenti di disoccupazione a momenti in cui lavora ma guadagna cmq molto meno di lei. Hanno un figlio e lei paga tutto per il figlio, incluso l’asilo perché non è stata disposta a sacrificare il suo lavoro. E paga anche la spesa. Però lui per lo meno ha la casa di sua proprietà quindi questo è stato un grande aiuto. E si occupa lui delle spese per la casa.
Però per contro conosco molte più coppie dove è l’uomo a guadagnare di più e la donna a guadagnare poco o niente. E lui non si fa problemi a mantenerla.
Ad esempio la mia amica ama il suo ragazzo e stanno insieme da molto e sognano un futuro insieme. Però nonostante lei voglia andare a convivere con lui perché si sentono pronti, sta aspettando che lui prima abbia un lavoro e una certa stabilità per convivere. Non si sognerebbe di andare a convivere e mantenerlo (potrebbe economicamente farlo ma non lo ritiene giusto). In questo lei come donna è molto più previdente di alcuni uomini che conosco che mantengono senza problemi (e senza figli di mezzo quindi non entriamo nel discorso della donna che fa il lavoro full time di badare ai figli).
Sinceramente non penso che l’uomo scelga appositamente una donna che guadagni meno di lui perché gli piace sentirsi superiore. Cioè sono consapevole del fatto che ci sono uomini che si sentono minacciati da una donna molto ambiziosa ed in carriera ma non penso siano la maggioranza. Penso semplicemente che le donne mediamente abbiano ancora la tendenza di scegliere percorsi dove i lavori sono pagati di meno.
Pur vivendo all’estero dove in teoria siamo più avanzati rispetto alla mentalità retrograda che ancora vige in Italia, sono cmq l’unica donna nel mio team e le donne nel mio corso all’uni si contavano sulle dita di una mano.
Se le donne guadagnano mediamente di meno, è statisticamente più difficile per un uomo trovarne una che guadagni più di lui.Optimist: Someone who figures that taking a step backward after taking a step forward is not a disaster, it's more like a cha-cha. -
Come ho scritto tra i vari post concordo con questo pensiero di Hurrem.
Ovvero che per svariati motivi, non per forza di cose perché gli uomini sono buoni o le donne intelligenti, un uomo é più ben disposto ad aiutare economicamente la donna se questa guadagna meno o non lavora che viceversa.
Io scapperei a gambe levate da una il cui unico obiettivo é quello di fare la casalinga che ok é un lavoro a tempo pieno... ma se hai una famiglia é figli, in una coppia giovane senza figli, dove il lui (io) della situazione collabora anche non é questo gran lavoro... da impedire di fare altro.
ma non mi faccio problemi a sostenerla economicamente in up momenti di bisogno, a pagare la maggior parte delle spese ed aspettare che lei trovi un lavoro.
e tra gli uomini é comune a chi va bene la seconda ipotesi ma anche la prima.
Quante donne sarebbero disposte a farlo?
Secondo me molto meno che tra gli uomini.
Trale dice di averlo fatto, ma loro erano già sposati, avevano figli e lui ha avuto problemi temporanei al lavoro... mica era un nullafacente!
É basta guardare quanto astio nutre ancora per questa situazione.
Io anche sono nella situazione in cui si é trovata Trale, per fortuna senza figli, ma con l’aggravante di una situazione lavorativa temporaneamente disastrosa.
Ma mica sto a farmi il sangue acido e vado a controllare se posso specchiarmi bene nei pavimenti...
Fausto ha scritto un post qualche pagina fa che io condivido ma non per i motivi che sostiene lui, almeno non solo.
Ovvero che per il giusto funzionamento delle relazioni é meglio che l’uomo abbia una situazione economica un po’ migliore. Ma non perché altrimenti non ha come ricattare la moglie per far sesso... ma perché per come siamo fatti é più facile che le relazioni funzionino in questo modo piuttosto che nella condizione opposta.Ultima modifica di francesco983; 17-01-2021 alle 11:15
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il punto per come la vedo, è che come ha spiegato Baal la biologia ha tempi di adattamento molto più lunghi, tra 100mila anni le donne saranno attratte dai nerd mingherlini che grazie ad internet e i robot guadagnano un sacco di soldi. Forse. Alla fine le missioni più grandi per popoli e in misura minore aziende, è cambiare la CULTURA. Come già detto più volte, un napoletano che va a vivere in Svizzera, riga sempre dritto fin da subito, non va in giro senza casco. Lo Svizzero che viene in Italia sfreccia in autostrada e se ne fotte di multe che nemmeno arrivano, non solo gli fanno il solletico.
Ecco, la cultura dei ruoli che esiste da sempre e solo recentemente è stata 'sdoganata', è difficile da estirpare e cambiare, non basta un po' di propaganda, che peraltro alla parità mira solo su ciò che fa comodo. Il movimento femminista pare sia nato negli USA, come probabile rimedio alle esigenze del capitalismo che ha bisogno di più persone per crescere, e per farlo di continuo. Non solo, ma più persone che lavorano significa anche più concorrenza e manodopera reperibile a costi mediamente inferiori. La globalizzazione va nella stessa direzione, informatevi su che cosa sia "Amazon mechanical Turk".
Per l'uomo fare il mantenuto è un'offesa e un'onta, per la donna una condizione accettabile se capita. Alla fine il gioco e i problemi sono quelli che conosciamo, lo studio fino a tardi, i figli ancora più tardi o non si fanno proprio. Per come la vedo prima o poi i nodi verranno al pettine, e i problemi diverranno talmente grossi che legalizzare l'inseminazione artificiale diventerà un obbligo. A quel punto le donne potranno farsi i figli direttamente da sole, sparirà o diminuirà la coppia finalizzata ai figli.
Per una società migliore. -
@Francesco io non provo astio per il fatto che mio marito fosse senza lavoro, forse mi sono espressa male. Sinceramente dei soldi non me ne me ne importa niente.
Allora io guadagnavo benissimo e con un minimo di aiuto da parte sua avremmo potuto vivere in modo più felice di come abbiamo fatto.
Ti racconto una cosa significativa. In estate io avevo bisogno di fare le vacanze, lavoravo 45 ore la settimana, con la mia famiglia e potevamo tranquillamente permettercele solo col mio lavoro. Andavamo nella casa al mare e io da sola, andavo al mare coi bambini piccoli mentre lui se ne andava a tagliare l'erba nelle campagne. Perché lui si sentiva in colpa e non riteneva giusto che una persona disoccupata si godesse le vacanze. Per le sue elucubrazioni mentali, lasciava moglie e figli sempre da soli.
Ti sembra una cosa sensata? E questa è una delle cose che ho subito, potrei elencarne molte altre, tutte dovute al fatto che lui si sentiva depresso per la mancanza di lavoro e trovava questi modi subdoli di sfogarsi su di noi. Avremmo potuto essere una famiglia felice, goderci i figli piccoli e invece io ero sostanzialmente sola. Sono sempre stata sola e mi disfavo per sostenerlo psicologicamente perché lo capivo. Io capisco sempre tutti, riesco a mettermi nei panni di chiunque.
Discorso chiuso. Ora non ho più intenzione di fare questo sforzo, la vita è una e voglio godermi un tramonto a prescindere dal lavoro, dalla cucina da pulire, da qualsiasi altra cosa. Non so se sono riuscita a spiegarmi.
Comunque questa è la mia esperienza, te la racconto perché mi hai accusato di aver fatto pesare questa cosa a mio marito quando invece è stato caso mai il contrario. L'unica cosa che volevo mettere in luce è il come l'uomo vive la problematica di non lavorare o lavorare poco. -
No, non rinuncerei alla mia carriera, perché ritengo la soddisfazione personale che traggo dal mio lavoro molto più importante di un'eventuale famiglia.
Utente random: "Ma allora che ti sposi a fare?"
Infatti non ho intenzione di sposarmi, né di fare figli. E' tutto sul piano ipotetico.Il mito del gender wage gap: https://forum.amando.it/mito-gender-wage-gap-147666/ -
Proprio come sul forum le donne sono tutte superoi che si immolano per la famiglia e contemporaneamente si ammazzano di lavoro, che non guardano l'aspetto fisico ed economico del compagno ma solo l'animo gentile, che hanno il fisico e la carica sessuale di una ventenne a cinquant'anni. Strani posti i forum eh.
Perché è più bella. Fine.
Complimenti.
No, grazie. Non mi adatto a qualcosa che non condivido. Preferisco eliminare il problema alla radice e non mettere su famiglia. Proprio come scelgono di fare sempre più uomini. Si tratta di libere scelte.Il mito del gender wage gap: https://forum.amando.it/mito-gender-wage-gap-147666/ -
"𝑳'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒆̀ 𝒍'𝒆𝒇𝒇𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒓𝒐𝒎𝒑𝒆𝒏𝒕𝒆
𝑫𝒊 𝒅𝒐𝒕𝒕𝒓𝒊𝒏𝒆 𝒎𝒐𝒓𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒕𝒆
𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒄𝒐𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒓𝒊𝒎𝒆𝒅𝒊𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂
𝑫𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒂𝒑𝒂𝒄𝒊 𝒂 𝒓𝒊𝒎𝒂𝒏𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒊"
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Io la problematica di non lavorare la vivevo da uomo. Ci stavo male.
Per questo credo che @trale sia solo da ammirare per l'empatia e il sostegno che ha avuto per il marito.
A me è mancato. Io il lavoro non ce l'ho avuto per un periodo, e mi sentivo proprio male.
E visto che poi i casi della vita sono imprevedibili, sconsiglio soprattutto alle donne di accettare una dipendenza economica. Non si sa mai come andranno a finire le cose.
Detto questo, una soluzione non la vedo.
Dove si fanno i conti ci sarà sempre da litigare.Welcome Home
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