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Il mito del gender wage gap: https://forum.amando.it/mito-gender-wage-gap-147666/
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Concordo con quanto scritto da liz. Ma io, anche potessi tornare indietro, non sceglierei comunque studi scientifici perché non sono mai stato portato per tali materie. Penso che una laurea umanistica ottenuta a pieni voti e nei tempi giusti valga comunque di più, o almeno alla pari, di una laurea scientifica ottenuta col minimo e ampiamente fuori corso.
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c'e' sempre qualcuno che spara cose come queste: se io mi laureassi adesso sarebbe in materie umanistiche (lingue e letteratura straniera, sono a 3 esami e tesi dalla laurea), e sarei ampiamente fuori corso, ma ho quasi 60 anni, ed ho studiato e lavorato a tempo pieno scegliendo di iscrivermi all'universita' molto, molto tempo dopo essermi diplomato..questo dovrebbe penalizzarmi in qualche modo agli occhi di qualcuno? ovviamente si', se cercassi lavoro rapportato alla laurea, ma sarebbe piu' per la mia eta' che per il percorso di studi; ma io lavoro, e da tanto tempo, e quindi mi interesserebbe solo laurearmi ed a parte le 150 ore annuali previste per legge, non ho mai tolto niente al mio lavoro se non prendendo dal mio monte ferie previsto dal contratto..
The Wood is lovely, dark and deep,
But I have promises to keep
And miles to go before I sleep,
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(Stopping by Woods on a Snowy Evening - R. Frost) -
si esatto, prendi Marchionne che era laureato in filosofia, una vale l'altra
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Non esistono persone in "difetto" o colpevoli, ognuno segue la sua tortuosa strada nella vita e compie le scelte migliori per sé stesso.
Quanto poi ad affermare che le lauree tecniche consentono di guadagnare di più ... Quando c'è stata una crisi dell'edilizia che perdura dal 2009 e che ha messo in ginocchio moltissime professioni tecniche insieme all'abolizione dei minimi tariffari ... Non so come si faccia ad essere più miopi di così.
L'informatica ORA può dare sbocchi, considerando che l'orizzonte temporale massimo che può essere guardato per il futuro è di 3 o 5 anni ... Non c'è garanzia che scegliendo di studiare informatica si guadagnerà bene.
La cosa migliore è scegliere il percorso che più piace e per il quale si è portati.
Io non potrei fare altro nella vita a dispetto della crisi, comunque mi sento un architetto dentro. Magari mi sono spostata di settore e non lavoro più nel campo dell'urbanistica, perché mi rendo conto che non si consumerà più suolo, mi occupo di riqualificazione energetica degli edifici ma sempre architetto resto perché questo è il mio lavoro da quando a 5 anni ho iniziato a giocare coi lego. -
Berlin,
mi meraviglio di te ... Marchionne da buon laureato in filosofia non si è messo a progettare auto perché non avrebbe intascato soldi veri ... avrebbe guadagnato bene ma non quanto serviva per remunerare le sue capacità che professionalmente non propendevano verso la filosofia. Marchionne ha guadagnato benino solo perché è diventato un "gestore di soldi" ... ovvio che se avesse potuto accedere nel tempio del denaro, non si sarebbe fermato alla ottima cifra di 700 milioni di euro ... ma sarebbe arrivato a n volte 700 milioni di euro ...... another perspective ...
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Per me medicina è una categoria a parte e penso che il lavoro si troverà sempre.
Io quando parlo di lauree umanistiche mi riferisco a cose tipo lettere, filosofia, DAMS ecc.
Cmq si faceva un discorso puramente economico, non era un discorso di merito, giustizia, di apporto nella società (anche perché insegnanti e professori sono ad esempio fondamentali perché preparano le menti del futuro) o altro.
I manager possono avere qualsiasi laurea visto che spesso non conta, ma quanti manager ci sono? E quanti anni bisogna farsi il mazzo prima di arrivare manager? Idem per gli avvocati.
Io sono molto più pragmatica, messa davanti alla scelta tra corsi di laurea differenti ho scelto quello che mi avrebbe dato le migliori possibilità (chiaramente sapevo che ne avevo le abilità).
Tanto per fare un esempio di numeri (perché di quello si parlava) il mio team ha globalmente più di un centinaio di membri. I manager sono meno di dieci per tutta questa gente.
Poi bisogna anche distinguere la questione manager - lavora in una piccola o grande azienda? Che tipo di azienda è? Perché un semplice impiegato dell’azienda X (più grande e in un settore dove girano più soldi) guadagna di più del manager dell’azienda Y (più piccola e in un settore dove girano meno soldi). Quindi non sempre è tutto oro ciò che luccica.
Se consigliassi a qualcuno come pianificare per il suo futuro, gli direi di scegliere il corso che gli permetta i migliori risultati sul lavoro nel miglior tempo possibile. La gavetta la facciamo tutti in qualsiasi settore, ma sei più motivato se sai che potrai guadagnare di più nel futuro vicino piuttosto che lontano. O forse sono l’unica fortemente motivata dai soldi sul lavoro.
Vale di più agli occhi di chi? Per ogni persona che si laurea (indipendentemente dal corso che sceglie) la sua laurea vale tantissimo e mi sembra giusto visto che ci ha dedicato anni della sua vita. Sarebbe triste se uno pensasse il contrario perché sarebbe come aver sprecato il suo tempo.
Sul mercato del lavoro invece non penso che sia così. Ci sono corsi di laurea dove pochissimi si laureano in tempo e col massimo dei voti (parliamo di gente che si conta sulle dita di una o due mani in casi straordinari) e quella gente poi va a lavorare in posti veramente prestigiosi. Gli altri che si laureano in ritardo (ti parlo di 2-3 anni o anche di più quindi rientra nel tuo ampiamente fuori corso) cmq non hanno problemi a trovare lavoro. Basta fare un lavoro di tesi pratico in azienda e vengono quasi tutti assunti dopo la laurea. Questo l’ho visto e continuo a vederlo con i miei occhi per la gente uscita dalla mia università.
Continuo a pensare che sia molto più difficile trovare lavoro per uno con una laurea umanistica.
Ricordo quando ero in dubbio se fare giurisprudenza quando ero all’ultimo anno di liceo (visto che diritto era una delle mie materia preterite) e vennero varie persone a parlarci della loro esperienza e a darci consigli. Una lavorava in un famoso studio di avvocati della città e diceva che ricevono talmente tanti curriculum che cestinano la maggior parte e tengono solo qualcuno che abbia abilità che si distinguono perché la laurea col massimo dei voti viene data per scontato, è il minimo. Quindi in questo senso penso che sia molto più difficile farsi strada.Optimist: Someone who figures that taking a step backward after taking a step forward is not a disaster, it's more like a cha-cha. -
Dispiace molto anche a me quando sento che una persona capace che potrebbe ottenere molto di più si sacrifica.
Non so come funzionino le cose in Italia o precisamente nella tua azienda quindi non posso dire molto su questo però tante volte mi chiedo se dipende dal partner che uno sceglie o solo da come il lavoro è strutturato in Italia o dalla cultura.
Per esempio nella mia azienda gli uomini hanno diritto a 3 mesi di paternità così come possono prendere permessi quando hanno bisogno per i figli. Il mio collega ad esempio ha preso i tre mesi non dopo il parto ma quando la moglie ha finito la sua maternità in modo da occuparsi lui principalmente del bimbo così che la moglie potesse tornare full time al lavoro. Così lei non ha dovuto sacrificarsi in quella particolare situazione. Così come usa i suoi giorni di ferie sempre per il bimbo e idem per i vari permessi. Ha lo stesso lavoro da 4-5 anni nonostante avrebbe potuto muoversi verso altre posizioni ma ha deciso di rimanere qui perché gli è permesso di giostrare bene la sua vita privata ed il bambino.
Probabilmente in Italia sono meno permissivi però mi chiedo sempre se i padri potessero adottare un comportamento simile al suo per permettere anche alla madre di andare avanti col lavoro full time, lo farebbero? O culturalmente deve sempre sacrificarsi la donna?Optimist: Someone who figures that taking a step backward after taking a step forward is not a disaster, it's more like a cha-cha.
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