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Si, diciamo che, in generale, dal nulla non esce fuori nulla, e che il "quando non ci pensi, ti capiterà" vale principalmente per le donne, e poi e poi.
Infatti, se la donna tende a non fare altro che aspettare che il pretendente si presenti, è pur vero che lei stessa non può starsene con le mani in mano: senza un continuo (e costoso) controllo e cura del proprio aspetto, visto come funziona il maschio, ben poco rimedierebbe.
In generale, è da un po' di tempo che sono arrivato alla conclusione che c'è una grossa sfasatura fra quello che accade realmente a livello sentimentale ed i nostri ideali e valori in materia: sfasatura di cui credo di aver trovato la causa.
Per farla breve, sono arrivato alla conclusione che, se vuoi capire qualcosa di come funziona l'aspetto seduttivo, relazionale e sentimentale, devi prendere in considerazione due principali aspetti: il primo, il modellamento evoluzionistico nei comportamenti umani legati alla procreazione (non sesso, procreazione: fare figli è questo che realmente pesa - e fa tornare molti conti; purtroppo non posso approfondire perché si andrebbe troppo off topic, ma forse un giorno aprirò un altro thread a tal proposito); il secondo, l'amor cortese. Proprio l'amor cortese.
Ma sorge un piccolo problema: secondo il punto primo, il miglior appaiamento sarebbe maschio quarantenne-cinquantenne e femmina ventenne, mentre per il secondo punto l'esatto contrario, ovvero maschio ventenne-trentenne donna quarantenne-cinquantenne. Qui vedi la sfasatura di cui ti parlavo prima.
Ed il problema è che continuiamo a portarcela dietro: in altre parole, credo che tutte queste scintille che non scattano siano in pratica un rimasuglio culturale legato all'amor cortese ed al romanticismo ottocentesco, che purtroppo non è così facile eliminare. Non si tratta di mera curiosità o erudizione storica, come puoi vedere: visto l'enorme potere che ha nel modellare (e non rade volte distruggere) la nostra vita sentimentale, l'amor cortese (in realtà il filtraggio che ne ha fatto l'Ottocento, seguito poi dalla rivoluzione sessuale) è, a mio parere, da considerarsi come la vera e propria causa di tutto il discorso delle scintille ecc.
E, Erik, al gioco ci devi stare, pena la sostanziale esclusione dal circuito relazionale e sentimentale: questo è il problema. Devi fare il cavaliere squattrinato e senza posizione sociale di venti anni circa con la dama e padrona del castello che ha quasi il doppio e forse più della tua età, quando magari tu e l'altra persona siete coetanei e la differenza di età è di si e no di 5 anni al massimo.
Chiaramente i conti non tornano, come puoi immaginare.
Forse aprirò davvero un thread sull'argomento, prima o poi.
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Michelino scusa, non ho capito una cosa del ragionamento: ti sei messo dal punto di vista della donna? Non ho chiaro questo punto. Se è così, concordo con quello che dici. In altre parole, è la potenza della libertà di scelta, o se preferisci della concorrenza: quando hai più possibilità fra cui scegliere, chiaramente ragioni come dici tu. Tant'è che anche il maschio, infondo, fa lo stesso.
Quel che vediamo è la punta dell'iceberg: basta leggere i thread che vediamo ogni giorno sul forum. Avremo a che fare con degli schizzati (maschi e femmine intendo) se non si avesse a che fare con persone che hanno il loro bel bacino di utenza fra cui scegliere. -
Sì Minsc, concordo con te, solo preciso che il famoso "amore vero" che si costruisce giorno per giorno non è amore, ma affetto - sono realmente concorde con te, ma ritengo che quello non sia amore, ma qualcosa di diverso, che ho chiamato affetto (non intendo la mera benevolenza).
Il cambiamento non ha effetti solo terminologici: personalmente, a questo sono giunto, ovvero ad una sorta di principio in base alla quale "non amare coloro per i quali provi affetto e non provare affetto per coloro che ami".
In altre parole, causa esperienze personali, sono arrivato alla conclusione che entrambi i tipi di coinvolgimento hanno piena legittimità e ragion d'essere, e quanto meno io non riesco a farne a meno, ne andrebbe della mia felicità (autorganizzazione di me stesso), ma devono essere distinti e separati.
Il che comporta, dal mio punto di vista, che l'abbandono della coppia e della monoamorosità come orizzonte relazionale: chiara conseguenza di quanto qui detto. Ma chi ancora crederebbe nella coppia oggigiorno?
Ma io, lo ammetto, sono un caso particolare: ho motivi fortemente personali, oltre che teorici e legati al mio personale vantaggio socio-economico, per favorire un modello di famiglia poligamica invece che monogamica. -
Caro ultimo/a: hai prodotto una macedonia di parole, una mappazza indigeribile, dopo la quale non sono riuscito a ritenere un solo concetto che mi faccia capire dove vuoi andare a parare...
Mah... Sarà colpa mia.
P.S. una sola piccola obiezione: "l'amor cortese" è espressione di una corrente letteraria del 1200, quella dei trovatori, i cui principali esponenti la intendevano come puro esercizio stilistico, perché poi nella pratica (pensa al primo esponente, Guglielmo d'Aquitania) ci davano giù come martelli pneumatici
"Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena" -
E' solo un modo di dire traducibile con un più crudo: non mi piaci, non mi interessi, non mi attizzi.
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La "scintilla" è chimica... è un qualcosa di non preventivabile.. è un valore aggiunto per me indispensabile.
E se c'è poi la storia prende un altro corso.
Se invece manca non ci sarà nessuna storia. -
Ma la scintilla non è amore a prima vista.
Anche per me è quel qualcosa di irrazionale che ti spinge verso una persona, sessualmente ed emotivamente. Se non c'è, non c'è. Quella persona non ti piace abbastanza. Credo sia capitato un po' a tutti e a ognuno per motivi diversi. -
Esatto. La scintilla non è amore a prima vista, non è quello che chiamiamo "colpo di fulmine".
Quando diciamo "non mi è scattato nulla", è perché nell'insieme, pur non essendoci nulla di particolarmente sgradevole, non siamo rimasti colpiti, o non c'è la sintonia completa che ci vuole per una relazione. -
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I primi incontri sono poco reali, si è a disagio, imbarazzato , e se ti piace poi rischi di fare brutte figure in intimità..la mia ex moglie è. Bellissima, al primo incontro feci una figura pessima, e senza imbarazzo dissi che ero emozionato..e che dalla seconda in poi poteva sta tranquilla
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