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Buon PKD e ben ritrovati...
Certo pensandoci un po’ su è difficile trovare un argomento nuovo per il PKD.
Diciamolo…, ormai anche qui si è letto e scritto di tutto e sta cosa di incontri e scontri tra “patate e piselli”, ha anche un po’ stufato, o no?
Ma un PKD senza parole, tutto da ascoltare avete mai immaginato che si potesse fare?
La cosa incredibile è che a immaginarlo e poi a mettere in musica quella che a parer mio è una delle immagini musicali più nitide dell’amplesso tra due amanti è stato un prete.
Chi non conosce Vivaldi e le sue Quattro Stagioni o altri suoi famosi capolavori?.
Eppure credetemi se non avete mai ascoltato il suo concerto RV 390, non lo conoscete affatto.
E’ il Vivaldi uomo che parla. Si sente che ci ha messo dentro tutto: carne, sangue, cuore, anima e se ascoltate bene anche un velo di malinconia del ricordo.
Trovate tutto concentrato in pochi minuti. Una sveltina di quelle che lasciano senza fiato e senza parole, di quelle inaspettate di cui ti ricordi ogni più piccolo particolare anche a distanza di anni come del ricordo di lei che non hai più visto e di cui non hai mai saputo il nome.
Io la prima volta che l’ho sentito sono rimasto scioccato!
Giuro che se Vivaldi fosse stato lì lo avrei bombardato di domande del tipo:
“Ma se impazzito? Che cosa ti stavi fumando mentre scrivevi questa cosa?”
“Come hai fatto a immaginare e descrivere sesso e amore in modo preciso ed accurato se non sei mai stato tra le braccia di una donna?, dimmi la verità, furbacchione di un prete…”
Si perché bastano i primi secondi di ascolto con l’ingresso tumultuoso, quasi da moderna rock band, degli archi per rivivere il momento, in cui, chiusa quella porta alle tue spalle per lasciare tutto il mondo fuori, il tuo desiderio di lei è così forte e irrazionale da prenderla ancora vestita e sbatterla contro il muro.
Ed ecco che dopo la mareggiata iniziale, le spinte come onde rallentano, quasi si fermano a prendere fiato per poi ricrescere con un ritmo sempre più veloce, e ancora e ancora.
Ora le spinte hanno perso forza non è solo più una mera questione di carne da sfamare ma di conoscenza. Inizia il pizzicato e qui sono gli occhi degli amanti a parlare ed i respiri.
Li sentite i respiri del primo violino che si fondono con le note e le rendono così stupendamente uniche e umanamente imperfette?
E arriva la catarsi dell’orgasmo che tutto purifica e rende vero e cristallino.
Ti trovi a fluttuare in una dimensione dove il tempo e lo spazio non esistono e Vivaldi lo sa molto bene che è un momento che non può durare a lungo.
La vita corre e ci richiama ai nostri doveri e poi diciamolo…, il rischio è quello di perdersi per sempre, di non riuscire più a riemergere dal pozzo profondo degli occhi di lei dopo quell’attimo, in cui ti sei lasciato cadere.
Ed ecco che le note si fanno più leggere, riprendono a rincorrersi e a giocare tra loro come fanno gli amanti quando, per una sorta di pudore, dopo aver mostrato all’altro la loro vera nudità la rivestono per nasconderla una volta ancora…
in attesa di ricominciare.
Ancora, ancora e ancora…
CaosCalmo
Mah…, anche se resto convinto che il “Prete Rosso” non ce l’abbia raccontata giusta,
godetevi se volete questo PKD in musica e...
fate i bravi !
“La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.”
Mario Andrea Rigoni -
Bentornato...CaosPkd
Buongiorno! -
Ciao Cime,
come va dalle tue parti?
Pensando a te ho cercato di scrivere il meno possibile, anzi volendo il testo puoi pure saltarlo 😁“La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.”
Mario Andrea Rigoni -
No,
Vai, scrivi
Ho letto tutto!
Sei mancato
(Pesce d'aprile🙄 -
Vero oggi è il primo d'Aprile!!!
Fish & Chips per tutti :-)“La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.”
Mario Andrea Rigoni -
buongiorno pesciolini...
.........Si vive una volta sola, ma se lo fai bene, una volta sola è abbastanza
Mae West
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Caos, per Vivaldi la penso come te, per me era un metallaro visionario per l'epoca!
.........Si vive una volta sola, ma se lo fai bene, una volta sola è abbastanza
Mae West
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beh, molti metallari piu' o meno colti hanno sempre dichiarato di avere avuto molte ispirazioni da vivaldi..e comunque, basta sentire Yngwie Malmsteen, o anche Jason Becker (purtroppo non messo tanto bene), ma anche Paul Gilgert, in qualche passo Steve Vai, lo stesso Ritchie Blackmore, e si sente chiarissima l'influenza di Vivaldi (e di Paganini)..
Sangue sui mobili di Luigi XV, sulle tende,
sulle sedie vaticane.
Oltre le finestre, Roma si prepara a Settembre.
(Malcom Pagani) -
Paul Gilbert, non Gilgert
Sangue sui mobili di Luigi XV, sulle tende,
sulle sedie vaticane.
Oltre le finestre, Roma si prepara a Settembre.
(Malcom Pagani) -
Ciao bei pesciolini e pescioloni
@caos allora voglio anch'io fumare la roba di Vivaldi 😍
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