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Nessuna falsa promessa, anzi, è stato chiaro fin dall'inizio e ho apprezzato la sincerità. Ho voluto dunque mettermi alla prova, anche perché aveva qualcosa in lui di molto particolare. Siamo finiti a letto piuttosto in fretta ed è durata 4 mesi.
Il problema era che a casa sua si comportava da persona perfetta, era "lui", anche durante il sesso, ma appena si usciva fuori dalle 4 mura "switchava" completamente e io smettevo di esistere. Come giustificazione mi diceva che si, di me gli importava, ma aveva interesse solo nel conoscermi così, continuando a frequentarmi in questa maniera. Nel mentre, diceva lui, si poteva parlare, condividere, conoscersi. Era come se fosse l'unico modo attraverso il quale potesse esprimersi, perché per il resto, qualsiasi resto (anche andarsi a prendere un gelato) aveva attorno a sé gigantesche mura.
Le sue relazioni le ha impostate tutte così, con una doveva anche sposarsi causa parenti, poi tutto naufragato, ultimamente peraltro. Son state tutte relazioni molto brevi, non arrivano neanche all'anno.
Una sera in cui era particolarmente affettuoso mi disse anche "Mi comporto così, ti tratto in questo modo quando sei qua, perché so già come mi comporterò appena uscirai"
Era insomma davvero un uomo particolare, ma mi ha fatto capire che questo genere di impostazione non fa per me. Mi rendo conto di essere trincerata dietro schemi culturali atavici, ma questi stessi schemi mi assicurano che io possa piacere prima perché son io persona, poi come altro. Certamente potrebbe esser che sia tutta questione di insicurezza mia e mi chiedo se, accettando i suoi compromessi, tutto sarebbe potuto andar diversamente, ma il dubbio che possa avermi usato e basta resta. -
Sai, se devo essere sincero, io provo veramente una grande invidia per chi non ha esitazioni nell'indicare i propri desideri. So che se dovessi provarci io non mi verrebbe in mente nulla.
Beh, tanto meglio... Vuol dire che hai già tutto quello che ti serve e non ti manca nulla. -
Per quanto mi riguarda, nel momento in cui l'intimità arriva ad un certo livello il passaggio al sesso è automatico. Chiaro che per me quell'intimità non si può costruire in un'ora o in un giorno. L'intimità è fatta di confidenze e di mettersi a nudo con tutto ciò che non è sesso (tenersi la mano può essere più intimo del sesso stesso).
Sai, se devo essere sincero, io provo veramente una grande invidia per chi non ha esitazioni nell'indicare i propri desideri. So che se dovessi provarci io non mi verrebbe in mente nulla.
Beh, tanto meglio... Vuol dire che hai già tutto quello che ti serve e non ti manca nulla. -
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Non esiste uso tra due persone che si parlano onestamente.
Che poi si possa capire che certe cose non fanno per noi ci sta.
Non credo che sarebbe andata meglio per te accettando i suoi compromessi,proprio per il fatto che li vedevi come compromessi.
Se una cosa ti piace,se il sesso ti piace,non è un compromesso,ma anzi è una cosa che ha valore di per sè.
Ma mica ti ci puoi costringere a vedere le cose in un certo modo,se ci provi ne esce un disastro.
Al massimo si può sperimentare per vedere fino a che punto si può arrivare,io stessa ero convinta che mi sarei trovata bene a fare sesso solo all'interno di un rapporto di conoscenza più profonda,ma poi sperimentando ho capito che non mi serviva per godermi realmente la cosa.
Ma quando ci sei dentro te ne accorgi se una cosa fa per te e tu evidentemente ti saresti snaturata accettando una cosa che non ti apparteneva. -
Prima di quotare scegli con cura le parole che userai .
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Mettersi a nudo (parlando) è un processo così lungo e per niente scontato...
E non è detto che tutte le persone che incontri siano adatte a questo scopo.
Mettersi a nudo facendo sesso io lo trovo più immediato e naturale.
Ovvio che anche in questo caso non tutte le persone sono adatte a questo scopo.
La cosa migliore succede quando con una persona puoi permetterti entrambe le cose,poi per quale via ci arrivi è abbastanza indifferente e dipende dall'attitudine personale. -
Infatti non ho mai capito perché il portatore di passero si approfitta della portatrice di passera. Per me c'è la necessità sessuale da parte di entrambi, ci può essere da parte di entrambi la spinta a soddisfare questa necessità. Ho sempre pensato che fosse pari per cui non mi ha mai suonato bene che l'uomo è un approfittatore.
Dato che entrambi provano piacere, la differenza può essere nella modalità di soddisfare la necessità, il maschio ha l'organo esterno e la donna ha l'organo interno ma entrambi hanno modo di sfondare la porta del piacere con identico slancio.
Eppure nel pensiero comune l'uomo si approfitta della donna, la donna deve negarsi, risparmiarsi, arrivare al sesso attraverso un percorso di avvicinamento mentale e sentimentale, domanda, ma alla fine il piacere è reale? O mentale, cioè nell'aver portato l'uomo ad un frenarsi e raccomandarsi per un piacere naturale. A volte mi sono trovato a manipolare per ottenere, a volte ad accettare il controllo di lei per dare.
Per me, nella coppia, il sesso è un'espressione dell'essere, rifiutare è chiusura al piacere di esprimersi/dare e di ricevere, distaccarsi per negare a se stessi/e la connessione carnale che è intimità profonda.... another perspective ...
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