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rischio di impresa che uno accetta di correre a determinate condizioni di mercato, più o meno libero ma comunque note, non certo immaginando che un giorno ci saremmo trovati a vivere in un regime militare.
in ogni caso il tuo commento è davvero di una cattiveria indicibile. ma mi pare di capire che sei un ragazzino all'università... cresci, il giorno che avrai un mutuo da pagare capirai tante cose. nel frattempo torna a giocare con la playstation.
Ultima modifica di mieleditiglio; 28-01-2021 alle 09:08
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Il rischio di impresa non può prevedere che ti viene impedito di lavorare per 2 anni.
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Sai Francesco.. chi è a casa stipendiato con i nostri soldi.. per opportunità e bigottismo mentale certe cose non le può capire.
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Sì, vabbè, se si nega la realtà non c'è spazio per nessuna discussione.
"Noi abbiamo solo quattro posti liberi. Se “l’incendio” non verrà spento facendo calare malati e ricoveri, rischiamo il default del sistema".
Parole di Ivo Tiberio, direttore di due terapie intensive dell'AO di Padova, 15 dicembre.
Pure le rianimazioni sono/erano piene a causa di qualche scemo che le intasa per 2 linee di febbre?
L'accenno all'asporto era una risposta a trale che non sapeva come andare in bagno, i problemi delle categorie chiuse da mesi non me li devi spiegare, fidati, purtroppo li conosco benissimo.
Che io sappia non c'è alcun divieto di far usare i servizi, quelli che si sono rifiutati avranno inteso male la norma (è vero che sono tutto tranne che chiari).
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Sono d'accordo con te, Miele, sono la prima a dire che dall'estate in poi l'hanno gestita malissimo.
È anche vero che, d'altra parte, neanche il miglior governante possibile sarebbe stato capace di rimediare a decenni di smantellamento del SSN in 3 mesi, che se di specialisti non ne hai, perché da decine di anni ci sono disponibili meno posti in specialità di quanti siano i laureati, ovviamente non li puoi formare con un corso intensivo di qualche settimana.
Oltretutto c'è da considerare che anche un Paese con una sanità ben più robusta come la Germania è entrato in crisi, quindi non sarebbe bastato ugualmente.
Quelli che hanno vissuto meglio la pandemia non sono quelli che sono stati più in grado di curare i malati, ma quelli che sono stati capaci di non far ammalare.. è per questo, consapevoli delle fragilità del nostro sistema, che avremmo dovuto fare il possibile per non arrivare a questa situazione.
Ah ok, pensavo ti considerassi a rischio zero nel caso dovessi venire infettata, che fossi sicura di non sviluppare alcuna patologia grave, ho frainteso.
Se le misure fossero state prese all'inizio della seconda ondata (fine settembre) non sarebbero serviti 2/3 mesi ma molto meno, poi si sarebbe potuto riprendere una vita quasi normale, ciò avrebbe sicuramente portato ad una risalita dei contagi ma la cosa si sarebbe potuta gestire con un tracciamento serio (che con pochi casi è fattibile, con decine di migliaia al giorno no), e con un nuovo tanto tempestivo quanto limitato (nel tempo) lockdown, alternando così momenti di stop e momenti di ripresa delle attività.
Invece hanno preferito le mezze misure, utili a tenere i contagi sotto controllo ma non a farli calare sensibilmente, così la maggior parte della popolazione può comunque continuare la sua vita (seppur con delle restrizioni delle quali si lamenta e che la fanno sentire come se fosse prigioniera da un anno, quando non è così), mentre alcune poche categorie sono completamente ferme da mesi.
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@Hafsa non sono un'esperta di gestione delle pandemie, né un medico. Il precedente lockdown è stato molto pesante, ma a distanza di qualche mese i contagi sono di nuovo cresciuti, quindi non so bene cosa pensare, se non che è difficile trovare soluzioni soddisfacenti.
Quello su cui mi sento di esprimere un parere è altro; diciamo che non condivido il modo in cui, sotto l'effetto della pandemia, si sia diventati intolleranti e giudicanti nei confronti degli altri o il modo in cui chiunque osi discutere qualunque provvedimento delle autorità venga etichettato come irresponsabile, negazionista, individualista, perché penso che la libertà di critica sia essenziale per la democrazia e mi preme tenermela cara. -
Ma non credo che la pandemia sia proseguita con questo ritmo solo per la malagestione. Penso che molta gente si è comportata e continua a comportarsi da irresponsabile, altrimenti non si spiega come mai continuino ad esserci tutti questi contagi.
La buona educazione consiste nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri.
(Mark Twain)
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La democrazia in casi di emergenze di questo tipo viene messa da parte.
Posto che democrazia mica vuol dire dover tenere in considerazione l'opinione del primo che passa, anche perché la critica deve essere consapevole e se non si hanno le competenze, né le conoscenze per porsi sullo stesso piano di chi le ha, si deve stare zitti e lasciar dire e fare a chi ne sa.
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